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Quasi due milioni ai nostri burocrati: premi e pagelle ai dirigenti pugliesi

Con la determinazione dirigenziale dell’Area Organizzazione e Riforma n. 94 del 25 febbraio sono state distribuite ai più o meno baldi dirigenti regionali le indennità di risultato 2008, un milione e 700 euro circa che si sono divisi i duecentodieci capi della burocrazia pugliese. Se il più premiato con quasi 38 mila euro ‘lordi’ è stato l’ormai pensionato dottor Bernardino Notarangelo, già capo del settore Personale, nonchè sindaco di Putignano nella lontana Prima Repubblica, la media dei premi elargiti agli altri suoi ex colleghi viaggia sui 5/6 euro, anche se non manca chi ha raggranellato oltre i 21mila. Oddio, c’è chi ha preso 505,00 euro, tra i tanti dirigenti o ex dirigenti che in tasca ne hanno messi poco più di 2mila, sempre lordi, anche se chi volesse maggiori ragguagli può sempre consultare il provvedimento sul Sito ufficiale della Regione. Soldi che dovevano essere di più in quanto, pur risalendo all’attività di sette anni or sono, non ricomprendono gli interessi di legge per colpa del governo Monti, ma che non sono manco pensionabili. Finendo per ridursi così a un banale premio pre-pasquale. Comunque, quattrini che fanno sempre comodo, anche se tra i duecento e passa premiati di febbraio c’è qualche dirigente del quale ci siamo occupati spesso, in passato. Uno che nel 2008 era ancora dirigente d’un ufficio che poi, improvvisamente, un paio di anni più tardi fu trasformato in più importante servizio, proprio in concomitanza col suo pensionamento. E azzerato allo stesso tempo, ritenendolo inutile: un rebus che avrebbe dovuto interessare organi di controllo contabili e amministrativi, nella Regione Puglia che in un altro caso ha anticipato, a un dirigente in auge con Fitto ( poi quasi sempre in aspettativa sindacale) più di 12 mila euro di indennità di risultato senza sapere mai se sono stati – …o saranno – rimborsati dal sindacato autonomo cui lo stesso apparteneva. O appartiene….E che dire di quell’altro dirigente prestato alla Regione dall’Azienda Sanitaria Locale di Bari che, con quest’ultima determina n. 94/2015, s’è visto liquidare ben 25mila euro per il 2008, più le altre annualità che gli pioveranno fino al 2012. Allorquando ha dovuto, giocoforza, tornare agli uffici del lungomare Storelli: chiaro esempio di ‘dirigente esterno’ del quale, molto probabilmente, l’Ente regionale poteva fare a meno, visto che ancora oggi ci sono una quindicina di idonei ad un concorso per dirigente che aspettano di essere assunti dal lontano 2009. Tuttavia i mal di pancia, più che su criteri e valutazioni, riguardano ancora oggi la palude in cui si sono perse le buone intenzioni di rivalutare la dirigenza pugliese sulla scorta delle promesse sventagliate in campagna elettorale da Vendola, nel 2005. Uno sguardo anche ai premi elargiti quattro anni fa schiarirà le idee: tra i dirigenti più premiati per gli obiettivi raggiunto nel 2008 figurava (87 punti per 31.926 euro in più in busta paga) colui che mise nei guai la Regione, con l’ex assessore al Bilancio Palese, coi ‘bond’ a lungo termine finiti sotto la lente della Magistratura. Ma in ottima posizione con 88 punti di valutazione, pagati meno in quanto spalmati per pochi mesi, l’ex potente capo di gabinetto del presidente, finito anche lui nel mirino delle Minoranze per via di altri incarichi al Comune di Napoli: il dottor Francesco Manna percepì un ‘extra’ di appena 7 mila euro. Stessa cifra anche per l’ing. Michele Persico, in pensione senza aver fatto manco a tempo a occupare quella scrivania all’Osservatorio dei Lavori Pubblici creato apposta per lui, proprio prima di andare in pensione dal 7 gennaio 2010. Ma di questa storia ci siamo già ampiamente occupati…   

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 24 Marzo 2015

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