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“Sarà una sfida diversa, ma ci teniamo a fare un bel regalo ai nostri tifosi”

Bari e Genoa non potrà mai essere una sfida semplice o che non ha significati, perché fortemente densa ed intrisa: dalla Mitropa Cup, ai tanti giocatori che si sono avvicendati nel rispettivi club, ma non solo, perché sono due società sportive dal blasone importante che con la B non c’entrano nulla ed i rispettivi presidenti al timone lo sanno. In casa Bari ha parlato con un po’ di giorni di anticipo rispetto alla vigilia della gara, mister Michele Mignani. Genovese doc che ha giocato nel settore giovanile della Sampdoria e ci ha fatto anche una presenza in A nell’anno dello scudetto di Mancini e Vialli; Mignani fece l’esordio in un Lecce-Samp terminata 1-0 per i giallorossi ed in quello stessa annata il Genoa arrivò quarto, ma i tempi d’oro per le squadre liguri rispetto al presente ha più tinte in chiaro-oscuro. Ma in casa Bari dove si registrano sino a ieri oltre 30mila presenze per lunedì sera 26 dicembre c’è un solo pensiero, provare a battere una delle favorite alla vittoria finale che neanche a voler fare di proposito ha fermato la capolista Frosinone al “Marassi” la settimana scorsa. Nel campionato cadetto di quest’anno, ben sei i campioni del Mondo in panchina, l’ultimo in ordine di arrivo è Alberto Gilardino che ha rilanciato la squadra del grifone e la sta proiettando verso la prima posizione, dove probabilmente ritroverà a stretto giro anche Domenico Criscito, ex capitano e bandiera genoana. Il Bari dal canto suo ritrova il suo campioncino, Walid Cheddira dalla D di qualche anno fa, al quarto posto Mondiale ed allora come ha asserito ieri mister Mignani in conferenza stampa perché non farsi un bel regalo? La parola spetterà sovrana al campo ma la volontà c’è tutta. Mignani ha esordito così “Certamente è motivo di orgoglio essere terzi a braccetto con il Genoa, qualcosa di impensabile ma il campionato è lungo. La partita arriva al momento giusto e non vediamo l’ora di giocarla. I quaranta mila del San Nicola possono solo essere un motivo in più di stimolo e non di pressione”. Scontro tra titani: “Dobbiamo guardare al nostro percorso ma effettivamente a inizio stagione non avremmo pensato di stare a braccetto con il Genoa, quello che abbiamo fatto l’abbiamo meritato sul campo. L’affronto col pensiero che il Genoa è una squadra forte, che aveva e ha ambizione di andare in A. Una squadra che ha alle spalle una piazza importante. Una delle più grosse candidate a vincere il campionato. Una partita che capita al punto giusto, l’affrontare con l’obiettivo di provare a vincere”. Per Mignani sarà una sorta di derby: “Fa sempre un certo effetto affrontare una delle squadre della mia città, quella che è stata avversaria nel settore giovanile. Non vedo l’ora che arrivi il 26 anche se ora riesci a calmierare le emozioni”. Il bari ha iniziato con un pari con il Parma e tra un paio di giorni chiuderà al giro di boa con un’altra grande, per Mignani il bilancio: “Per me è stato un girone di andata positivo, la squadra è cresciuta nella gestione dei momenti difficili. Siamo sempre riusciti a giocare alla pari con tutti”. Sulla voglia della squadra: “La squadra vorrebbe sempre vincere, percepisce la passione che la gente pone nei confronti dei colori del Bari. Vorremmo sempre cercare di dare soddisfazioni quando sono numerosi in trasferta e al San Nicola. Questa per noi deve essere una motivazione in più, non un motivo di pressione”. Parole ribadite nel corso della conferenza perché è un Bari che tra i buoni propositi del 2023 deve avere necessariamente quello di cambiare passo in casa perché ne ha fatti solo undici rispetto ai 19 totalizzati in trasferta. Sul campionato cadetto ed avvincente con ben sei campioni del Mondo in panca, mister Mignani ha risposto: “Sicuramente una grossa mano agli allenatori la danno i calciatori che allenano. Io credo che in questo momento Inzaghi, Grosso, De Rossi, Cannavaro e Gilardino stiano facendo molto bene”. Sul calciomercato si proietterà dalla prossima giornata anche se naturalmente ci sta già pensando il direttore. Torneranno invece Maiello e Cheddira, con il primo rientrante dalla squalifica che però resta in diffida: “Walid è stato un giocatore fondamentale per noi nella prima parte di campionato, ma con il suo ingresso non credo che saremo tanto diversi come atteggiamento e struttura da quanto visto nelle ultime partite”. Su possibili stravolgimenti tecnico-tattici: “Folorunsho ancora in attacco? Di sicuro è una possibilità ma in attacco abbiamo tante possibilità e possiamo scegliere. Di certo Michael ci dà un modo di giocare diverso dagli altri”.Ma una soluzione potrebbe anche essere quella di arretrare in cabina di regia Antenucci a supporto di Cheddira e Folo, valutazioni che il tecnico ex Siena compirà e deciderà. Su eventuali critiche che lo hanno ferito o elogi, Mignani ha detto la sua: “So che il mio è un lavoro esposto a critiche se le cose non vanno bene e a elogi se vanno bene. Non si può mai piacere a tutti ma un allenatore deve avere la forza mentale di andare dritto per la sua strada. Sono arrivato qui quasi come un perfetto sconosciuto per la gente di Bari e ad oggi credo di essermi meritato un pochino di stima per come la squadra gioca e sotto l’aspetto umano”. Ultima chiosa su Ricci che potrebbe tornare a disposizione: “Sta meglio, ha fatto quasi tutto l’allenamento del giovedì e se sarà a posto anche nei prossimi due giorni probabilmente sarà convocabile il 26”. La probabile formazione dei biancorossi, anche se restano ancora due giorni e potrebbe accadere di tutto, per defezioni dell’ultima ora, dovrebbe essere la seguente: Caprile; Pucini, Di Cesare, Vicari, Dorval; Maita, Maiello, Benedetti; Botta; Folorunsho, Antenucci (Cheddira).  L’arbitro del match sarà Mariani di Aprilia e la gara si disputerà alle ore 20.30 e chiuderà il girone di andata della serie B, 2022-23’. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 


Pubblicato il 24 Dicembre 2022

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