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Arif, sindacati all’attacco: ‘focus’ sulla nuova legge

Non sono solo i consulenti in quantità finiti sotto la lente dei magistrati contabili e le assunzioni frettolose delle ultime settimane che hanno fatto insorgere nuovamente i sindacati autonomi: all’agenzia irrigui e forestali della Regione Puglia è sotto schiaffo anche la legge che applica nuovi inquadramenti del personale. “Con l’art. 10 della legge regionale 30/2022 approvata in Consiglio -spiegano i segretari regionali di Fai, Flai e Uila Frascella, Gagliardi e Buongiorno – la Regione Puglia tiene conto delle osservazioni della Corte dei Conti e intende applicare all’Arif a partire dall’anno prossimo, il Contratto Collettivo Nazionale Enti Locali al posto di quello Idraulico forestale e idraulico agrario, oggi applicato a settecentoquaranta dipendenti. E cioè al 70% del personale in organico all’agenzia, scelta che rappresenta un passo indietro, rispetto agli impegni assunti in questi anni anche dalla Regione, in ultimo col rinnovo del CCNL idraulico Forestale del 9/12/2021 e con la sottoscrizione da parte di ARIF dell’Accordo ponte per il rinnovo del Contratto Integrativo Regionale del 18/02/2021”. I sindacati, insomma, sono molto critici e puntano a offrire un nuovo quadro di riferimento ai rapporti di lavoro degli addetti agricoli e forestali pugliesi assunti con contratto di diritto privato dalle amministrazioni. E per questo hanno già incontrato Governatore, Assessore all’Agricoltura e Direttore Arif, ai quali i sindacalisti hanno spiegato le loro perplessità e ribadito il giudizio negativo. Anche alla luce delle novità normative che hanno dissipato ogni dubbio sulla piena applicabilità del contratto di natura privatistica alle amministrazioni pubbliche. “La scelta del cambio di contratto, senza nemmeno il confronto preventivo con le parti sociali, riteniamo porti con sé gravi iniquità che ledono i diritti dei lavoratori e creano nuovamente confusione in mansioni e inquadramenti degli stessi, proprio in un contesto che vede assegnare nuove funzioni strategiche all’agenzia nella tutela del territorio”, incalzano i segretari dei maggiori sindacati. E così, mentre Emiliano s’è impegnato a fare gli approfondimenti del caso per chiudere la questione, Frascella, Gagliardi e Buongiorno nei prossimi giorni chiederemo udienza pure alla Corte dei Conti per essere ascoltati e argomentare i loro rilievi. Rilievi corroborati, in ogni caso, dalle ultime norme in vigore, avviando assemblee unitarie a livello regionale per informare i lavoratori di quanto potrebbe accadere.

Francesco De Martino


Pubblicato il 24 Dicembre 2022

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