Cronaca

“Siamo davanti a una generale caduta del senso della fede e del sacro”

 “Il riscaldamento globale? E’ dovuto alle tante anime che bruciano a causa di quei preti che non insegnano le cose di Dio, ma parlano solo di quelle degli uomini”: lo dice il prof. Ettore Gotti Tedeschi, noto banchiere in quota Opus Dei, docente, ex presidente dello Ior dal 2009 al 2012, intervistato a margine della presentazione avvenuta a Bari del libro  “Con i sacramenti non si scherza”, del teologo e liturgista barese don Nicola Bux.

Professore, qual è l’ emergenza nella Chiesa cattolica?

“La mancanza di fede, ma è un tema generale, non è questione di progressisti o conservatori.  Siamo davanti ad una generale caduta del senso della fede e soprattutto di quello del sacro”

Da dove proviene e da cosa dipende?

” Da tempo non abbiamo preso sul serio la centralità della questione fede e direi che questo andazzo risale alla fine del Concilio Vaticano II e si è creato questo equivoco molto attuale: separare il dogma dalla pastorale. In poche parole, si è pensato di lasciare il dogma apparentemente uguale, ma con adattamenti significativi della pastorale per  farla alla moda e attrattiva al fine di avvicinare la gente o rendere le cose più facili. E mentre i santi uomini dormivano sonni sereni, quelli molto meno santi tramavano. La pastorale influisce su conoscenza e percezione del dogma e poco alla volta siamo scivolati nel relativismo, anzi vi è stato un impossessamento del dogma con la relativizzazione della morale e della pastorale”

E allora?

“La Chiesa per 1950 anni è stata attaccata dall’ esterno a tutti i livelli, ma ne è uscita sempre rinforzata. Ora subisce attacchi dal suo interno e penso ai tanti disastri compiuti da sacerdoti cattolici sulla paternità responsabile, sul tema immigrazione, ambientalismo o animalismo. Scherzando, ma non troppo, dico che il riscaldamento globale è dovuto alle tante anime che bruciano all’ Inferno a causa di preti che hanno smesso di insegnare le cose di Dio per parlare solo ed esclusivamente di quelle degli uomini”

Papa Francesco recentemente ha bastonato le ricchezze, da banchiere concorda?

“No. Intanto il Vangelo non condanna la ricchezza, ma solo il suo cattivo uso. Poi senza la ricchezza la Chiesa non sarebbe in grado di fare opere di carità. La mia risposta è che la ricchezza va aumentata e moltiplicata per il benessere collettivo e chi la produce andrà in Paradiso. Il pauperismo è controproducente”

Lei ha collaborato con Papa Ratzinger, che idea se ne è fatto?

” Lo scriva pure: un grande, un uomo di Dio. Un immenso pontefice. Ho avuto il pregio e la fortuna di servirlo e collaborare con lui per la parte economica della sua enciclica sulla carità e devo dire che prima di esprimere opinioni aveva l’umiltà di ascoltare chi nel campo era maggiormente ferrato, evitava scivoloni e conclusioni non documentate. Era in grado di analizzare le cose con senso della ragione e intelligenza. Un colosso del nostro tempo “

Lei è stato allo Ior, un aneddoto…

“Ne potrei dire tanti, ma ora me ne sovviene uno, che la dice lunga sul clima di sospetti e su quella sorta di caccia all’ uomo anche poliziesca che si è scatenata dentro e fuori dopo il primo Vatileaks.  Ho trovato la stanza dell’ ex Marcinkus intatta com’era prima e questo mi ha lasciato sorpreso. Una volta volli fare un giro di ricognizione e mi attirò un cortiletto  dal quale c’era una bella vista: volevo aprire la finestra, ma mi fu impossibile. Sapete perchè? Era blindata. Chiesi la ragione ad un monsignore con accento napoletano e mi rispose che era così per paura di spionaggio . Costui mi disse di stare in campana e che le spiate erano cose normali, che erano sempre accadute e ancora accadevano. Cimici e roba simile dappertutto”

 

Problema immigrati, cosa sta accadendo e come risolverlo?

“Per trattare in modo articolato questo tema occore tanto tempo. Dico solo che per poter accogliere degnamente chi viene da fuori e allo stesso tempo non turbare i locali, l’ economia dello Stato ricevente deve essere florida e al top, non come quella attuale dove il 60 per cento delle imprese stentano. Non possiamo dare lavoro a tutti. Gli immigrati stanno bene e possono essere accolti solo se l’economia regge, altrimenti è un controsenso, anzi stiamo facendo il male dei migranti. Non regge chi dice che anche gli italiani sono stati un popolo di migranti. Quando noi andavamo fuori, le economie che ci ospitavano erano in crescita”

Infine un rumor. Alla fine della recente visita in Vaticano di Monsignor Fellay, superiore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, dal suo computer portatile sarebbe sparito l’ hard disk. Il computer era nell’ auto del vescovo, che sarebbe stata posteggiata in Vaticano.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 4 Giugno 2016

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