Cronaca

Sos animali, prigionieri nello stand della Fiera del Levante

L’allarme lo ha lanciato la sezione provinciale di Bari dell’Ente Nazionale Protezione Animali, costretta a dover manifestare parecchie perplessità, per non dire delusione e preoccupazione, per le modalità con cui si sta svolgendo il salone dedicato agli animali domestici all’interno della Fiera del Levante. Pochi probabilmente se ne sono accorti, eppure l’associazione –da sempre assai sensibile ai problemi dei migliori amici dell’uomo a quattro zampe, ha rilevato, visitando il relativo padiglione, modalità di detenzione degli animali “….ben lontane dall’assicurare il benessere degli stessi e il contenimento dello stress entro livelli accettabili;  come risulta dai video e dalle foto che circolano su Facebook, oltre che da quelli che la nostra associazione ha provveduto a raccogliere direttamente, gli animali sono contenuti in spazi angusti, in alcuni casi inidonei a garantirne l’adeguata libertà di movimento, e continuamente esposti alle sollecitazioni provenienti dal pubblico”, come spiega l’avvocato e presidente dell’Enpa, Ambra Bucciero. E ieri, giornata in cui sono state fortunatamente collocate, a seguito di alcune segnalazioni, almeno delle transenne che garantiscono una separazione tra la gente e gli animali, questi ultimi sono stati esposti per tutta la giornata al continuo contatto fisico con i visitatori, lasciati liberi di manipolarli a piacimento tra urla di entusiasmo. La separazione, ad ogni modo, non è stata, almeno sino a ieri sera, garantita in tutti gli stand; in molti di questi la gente è stata lasciata libera di toccare le gabbie, di infilarci le mani e, ad ogni modo, di tenersi ad una distanza dall’animale rinchiuso incompatibile con l’esigenza di ridurne lo stress a livelli accettabili (accettabili per una fiera, si intende). A ciò si aggiunga che alcuni commercianti offrono in vendita, come risulta tra l’altro dai cartelli esposti, cuccioli di cane sprovvisti di pedigree, pur dichiarandoli di razza; ciò vanifica tutti gli sforzi delle istituzioni e in primis delle associazioni di volontariato, diretti da molto tempo ormai a far comprendere alla cittadinanza, a garanzia della stessa e del benessere animale, che solo la presenza di un ‘pedigree’ permette formalmente l’identificazione di un cane come appartenente ad una determinata razza.  “Dispiace che l’Ente Fiera, che pur siamo convinti sia stato mosso dalle migliori intenzioni, abbia perso l’occasione di lanciare un evento in linea con quegli standards  che tanto la normativa di settore quanto le associazioni di volontariato e la coscienza civile- come dimostra l’elevato numero di segnalazioni pervenute all’ente protezione animali- richiedono ormai da tempo”, rimarca la presidente Enpa. Ecco quindi l’invito rivolto ai responsabili e ai vertici dell’ente Fiera a verificare se tutto è in regola in quello stand, se la situazione descritta sia legittima, avuto riguardo, tra le varie disposizioni, anche ai Regolamenti comunali, e a provvedere affinchè lo stress degli animali sia ridotto al minimo, in modo tale da evitarsi, con sollievo di tutti, che nel fine settimana, in cui l’affluenza di visitatori sarà senz’altro maggiore, si assista nuovamente a spettacoli e situazioni indecenti, per gli animali reclusi in Fiera.

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 18 Settembre 2014

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