Cultura e Spettacoli

“Stoc Ddo’- io sto qua”

L’emozione stringe lo stomaco e libera lacrime incontenibili durante il monologo di Sara Bevilacqua la sera del 27 luglio sul palco delle Scuderie del castello di Sannicandro di Bari, mentre va in scena la storia dell’assassinio di Michele Fazio, raccontata da Lella Fazio, madre del giovane, per bocca dell’attrice brindisina, regista dello spettacolo e fondatrice con Daniele Guarini della compagnia Meridiani Perduti, con la drammaturgia e la scrittura di Osvaldo Capraro.

Lo spettacolo, nato nel 2020 e giunto alla sua 43esima replica, si inserisce in un progetto di teatro di narrazione e teatro civile che vuole raccontare storie del nostro tempo narrate dagli stessi protagonisti al drammaturgo nel corso di lunghe interviste, e poi trasposte in pièce teatrali.

Dopo una prima trilogia dedicata alla città di Brindisi e alla sua storia, da capitale d’Italia a parte attiva del boom economico, con la narrazione della vicenda di un partigiano brindino tornato da Berlino alla sua città in bicicletta, e dopo Stoc Ddò dedicato al tema delle mafie, la compagnia sta per debuttare con un nuovo spettacolo, “La stanza di Agnese”, nato dall’intervista ai figli del giudice Paolo Borsellino, nel quale Sara Bevilacqua interpreta Agnese, la moglie di Paolo.

La presenza  in prima fila di Lella e Pinuccio Fazio, instancabili e coraggiosi promotori di una guerra senza confini a tutte le mafie nel nome del loro “ angelo” , trucidato “ per errore “ davanti casa da mani di giovani assassini armate dalle loro stesse madri per abietti motivi di vendetta fra clan rivali, cinge in un caldo e doloroso abbraccio il pubblico e la stessa protagonista dello spettacolo, , innescando emozioni incontrollabili che vanno via via culminando fino alle parole dei due reali protagonisti della storia, capaci, nonostante il proprio immenso dolore, persino di perdonare chi ha distrutto la vita della propria famiglia e del proprio ragazzo con l’intento di informare e formare le nuove generazioni sulla forza distruttiva della piaga della criminalità organizzata.

Lo spettacolo, organizzato in sinergia fra il Comune di Sannicandro di Bari, il Teatro Pubblico Pugliese, il Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura ed il  Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia, è stato introdotto dal Sindaco del Comune ospitante, arch. Beppe Giannone, e dall’Assessore alla Cultura avv. Gianfranco Terzo, che hanno fortemente voluto riproporre al pubblico sannicandrese, con questo magnifico monologo teatrale, il tema della legalità attraverso la storia della famiglia Fazio.

 

Piero Ferrarese

 

 


Pubblicato il 29 Luglio 2022

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