Cronaca

Studenti a scuola su bus di linea extraurbani apposta per loro

Occhi tutti puntati sull’universo scuola, sulla obbligatorietà (per adesso ancora molto presunta) dei vaccini a ‘prof’ e personale scolastico, con le proposte di chi vede come fumo negli occhi la quarta, quinta o sesta ondata di Covid proprio in coincidenza del rientro in aula, a settembre. E allora, proposte, idee, valutazioni e pensieri si sprecano, in vista del rientro in presenza a scuola degli studenti dal prossimo 20 settembre. Un problema che va affrontato per tempo, certamente, sciogliendo riserve e problemi soprattutto con riguardo alle scuole superiori. Infatti tra i primi nodi da affrontare c’è quello costituito dalle limitazioni attualmente imposte dall’emergenza sanitaria ai mezzi del trasporto pubblico locale, per i quali è in vigore dal 21 giugno scorso nella nostra regione il limite dell’80% (precedentemente era del 50%) di passeggeri contemporaneamente presenti a bordo rispetto alla capienza massima di ciascun mezzo utilizzato. Un limite che contrasta con la determinazione di Governo, Regioni e del Ministro dell’Istruzione per un rientro in presenza a scuola “senza se e senza ma” di tutti gli alunni, ossia del 100% della platea studentesca. Roberto Romito, presidente dell’associazione dirigenti scolastici (Anp) fin dal primo momento ha puntato l’obiettivo sulla necessità d’un potenziamento del sistema di trasporto degli alunni, in particolare di quella parte dedicata al trasporto extraurbano su gomma (bus). Potenziamento già previsto dalla Regione Puglia, per il quale erano stati stanziati 3 milioni e 300mila euro (Delibera Giunta Regionale n. 2183/2020) speso solo in misura ridotta a causa della zona rossa o arancione (cosa che ha determinato una notevole riduzione della mobilità dei cittadini). A ciò si è aggiunta la mancata frequenza scolastica di grandissima parte degli studenti delle superiori nel primo semestre del 2021 fino al termine delle lezioni, dovuta al largo ricorso alla didattica a distanza imposto dalle ordinanze regionali susseguitesi da novembre fino a maggio/giugno del 2021. <<Una possibile soluzione alla necessità di potenziamento, del trasporto degli studenti -chiosa Romito – potrebbe venire dall’istituzione e dall’attivazione di piani di trasporto extraurbano con corse dedicate solo agli studenti “pendolari”, finanziate coi contributi regionali già stanziati e non ancora spesi e con mezzi di trasporto aggiuntivi (bus turistici noleggiati presso le aziende che operano in questo settore e che in questo momento sono in gran parte inattivi). Quindi con corse specifiche e separate rispetto a quelle già utilizzate per il trasporto pubblico locale che, lo ricordiamo, serve un’utenza molto più ampia di passeggeri>>. Questa proposta, sempre secondo il presidente Anp, oltre a essere immediatamente finanziabile, avrebbe altri vantaggi soprattutto sul piano della sicurezza, cercando in ogni modo di evitare il doppio orario di ingresso a scuola ipotizzato lo scorso inverno, sul quale i dirigenti scolastici pugliesi avevano espresso forti critiche. Invece lo strumento attuativo per l’implementazione della proposta c’è già, ed è costituito dalla stessa deliberazione giuntale n. 2183/2020, modificata dalla Regione stessa circa un mese dopo la sua entrata in vigore. Modifica che contempla il trasporto gestito, da parte delle aziende concessionarie, anche mediante “subaffidamento a terzi, secondo le procedure previste dalla normativa vigente. E cioè dall’altra e successiva Deliberazione di Giunta Regionale n. 82 del 19.01.2021.

Francesco De Martino


Pubblicato il 30 Luglio 2021

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