Cronaca

Tarro: “In Puglia? Epidemia in esaurimento, dati molto confortanti”

“Covid in Puglia? Epidemia in esaurimento, dati molto confortanti”: il noto virologo e candidato al Nobel, professor Giulio Tarro “promuove” la Puglia e rassicura in questa intervista che ci ha rilasciato.

Professor Tarro, da qualche tempo la curva dei contagi nella nostra regione è molto bassa, talvolta pari a zero casi. Come leggerla?

“Mi pare evidente che vuole dire epidemia in esaurimento anche se per tirare un definitivo sospiro di sollievo sono necessari 14 giorni dopo la rilevazione degli ultimi contagi. In ogni caso, mi sembrano numeri molto rassicuranti che possono fare guardare avanti con una certa serenità e programmare meglio le ripartenze della vita”.

Mascherina sì, mascherina no. Che fare?

“La mascherina sia indossata solo dai medici a contatto con pazienti malati o se si ha il sospetto di trovarsi con una persona infetta. Magari in ambienti chiusi per estrema tranquillità e quando non è praticabile il distanziamento. Però, all’aria aperta e specie quando è buona non solo non ha senso, ma è addirittura dannosa, in particolare con le temperature elevate e a causa dell’ emissione di anidride carbonica.  Aggiungo che ho riserve sulle cosiddette mascherine fai da te, non sappiamo come sono fatte e che cosa contengono. A questo punto meglio una sciarpa o un fazzoletto”.

Raccomanda di respirare aria pura?

“L’aria fa bene alla salute, respirate a pieni polmoni e non tappate la bocca se siete al mare, in montagna o a passeggio. Poi l’aria della Puglia e in genere della località di mare è un toccasana, come del resto il sole”.

Ultimamente sui guanti vi è stato un pasticcio comunicativo della Oms. Che fare?

“Mi fido dei medici della Oms, molto meno del suo presidente e degli organi politici. Quanto ai guanti, sono utili solo se sappiamo il modo corretto di toglierli per non infettarci, altrimenti fanno più danni”.

Epidemia finita?

“Direi di sì, anche se come affermavo prima, meglio attendere altre due settimane”.

Tornerà ad ottobre?

“Sento certe previsioni e sinceramente non so su quali basi scientifiche siano effettuate. Ricordo che le Sars ad esempio, generalmente non tornano e poi a mio avviso la popolazione è in gran parte immunizzata”.

Il mare fa bene?

“Certo, lo raccomando”.

Pensa che la popolazione italiana sia spaventata?

“Lo è, senza giusto motivo. I dati dei morti non rispecchiano la realtà. Secondo quelli dell’Istituto Superiore della Sanità su 909 cartelle cliniche, solo 19 sono direttamente riconducibili al Covid come causa diretta e i dati Istat ultimi di maggio affermano che su 3.000 cartelle cliniche 124 casi sono da attribuire unicamente al Covid. In poche parole, non è giusto e scientificamente affermare che un signore di novanta anni malato terminale o di infarto e con anche il Covid, sia morto per Coronavirus come è stato fatto erroneamente. Questo ha terrorizzato la popolazione”.

Lei avrebbe chiuso tutto il Paese?

“Col senno del poi è facile dare opinioni, ma visti i numeri, per il bene anche economico avrei chiuso solo le zone maggiormente colpite”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 13 Giugno 2020

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