Tra non molto a Ceglie del Campo sarà vietato morire…
Proteste e manifestazioni contro l’Ente Civico si sono sprecate, non più di un anno fa, a Ceglie del Campo, dove i residenti potrebbero addirittura essere costretti ad evitare di perire, in quanto le fosse per seppellire le salme sono ormai esaurite (solo due o tre fosse sono ancora disponibili, salvo sepolture cumulative). <
Ancora troppe domande senza risposta sulle procedure
Senza scordare anche di spiegare bene se sono state definite le procedure relative al collaudo statico delle strutture realizzate dall’impresa appaltatrice inadempiente agli obblighi contrattuali assunti, se sono tuttora disponibili le somme necessarie per completare i restanti lavori, derivante dal maggior onere di spesa maturato sia per il tempo trascorso dalla redazione del progetto originario che dall’aggiornamento dei prezzi. Infine, se è stata fissata la data dell’ultimazione dei lavori dell’intera opera cimiteriale. Insomma, sull’ampliamento del Cimitero di Ceglie del Campo sono già intervenuti con una lunga serie di quesiti, anche per evidenziare la drammatica situazione in cui versa la Necropoli dell’ex frazione, una situazione che ha raggiunto livelli insostenibili sotto tutti i punti di vista, sanitario e di pubblica sicurezza soprattutto. La causa prima risiede nell’insufficienza della superficie (campo di inumazione loculi e tumuli, dello stesso cimitero, a soddisfare le esigenze di una parte del territorio della Città, cresciuta in maniera sproporzionata in poco tempo ma anche nelle successive scelte di espansione urbanistica del Comune. A questo punto serve ricordare i mali e i rischi igienico sanitari che si prospettano da anni, alla popolazione cegliese ed ai residenti delle vicine ex frazioni, nell’indifferenza generale? Di qui l’urgenza di provvedimenti mirati alla risoluzione definitiva di un angoscioso problema sociale, etico e morale, ma anche pericoloso per la salute pubblica. Senza esagerare, beninteso. “Purtroppo, le numerose sollecitazioni intervenute in passato, sia da parte nostra, sia da parte delle altre forze politiche –si leggeva ancora in una delle tante interpellanze – non hanno mai sortito gli effetti desiderati ne’ mai, evidentemente, hanno condotto l’Amministrazione Comunale sui binari di una attenta e coscienziosa riflessione sulle condizioni disastrose del Cimitero”. Le Necropoli, infatti, e tutti gli altri luoghi destinati alla stessa funzione, nascono con il preciso scopo di conciliare il diritto sacrosanto di tutti gli uomini di praticare nei modi e nelle forme più diverse il culto dei morti, con l’esigenza di tutelare la salute pubblica dai rischi igienico sanitari rivenienti dalla decomposizione delle salme. Ma allo stato, spiegano ancora i due politici baresi, appare evidente come alla Civica Amministrazione sfugga l’importanza della duplice funzione sociale dei nostri cimiteri e quanto poco rispettosa sia la stessa delle spoglie di quegli uomini e di quelle donne tanto corteggiate in vita in qualità di elettori, nel recente passato. Infatti, le salme vengono esumate con largo anticipo rispetto al termine minimo imposto dal regolamento e dalla natura, affinché si completino tutti i processi di decomposizione organica, con l’unico risultato di dover essere costretti a tumulare nuovamente i resti mortali alla meno peggio, arrecando anche notevoli offese alle spoglie stesse ed ai parenti intervenuti alle operazioni. Come l’assessore dovrebbe sapere, i lavori prevedono la costruzione di 500 loculi, 450 cellette ossari, 84 lotti per cappellette private, 49 lotti per tumuli funerari e 2 aree da 225 mq. cadauna per Arciconfraternite oltre si servizi generali. Tanti numeri, ma proprio tanti, ancora non supportati dall’unica risposta che interessa i cegliesi: quando termineranno i lavori al cimitero di Ceglie?
Francesco De Martino
Pubblicato il 19 Marzo 2013