Cronaca

Trasporti e logistica sostenibile: nasce una governance pubblico-privata

Firmato il “Protocollo di intesa per la Puglia euro mediterranea”, con l’obiettivo di costituire un Tavolo di Lavoro finalizzato all’individuazione di adeguate forme di promozione del trasporto sostenibile e della logistica, allo sviluppo dei collegamenti marittimi, alla tutela dell’ambiente, alla sicurezza tecnologica, alla pianificazione del trasporto stradale e ferroviario, nonché ad una maggiore armonizzazione delle procedure portuali e aeroportuali. Con il suddetto Protocollo si intende creare un partenariato pubblico-privato che utilizzi al meglio i fondi regionali, comunitari e nazionali in materia di logistica e trasporti sostenibili, alleggerendo in tal modo il trasporto su strada sia per quanto concerne i costi che i tempi. Tra i firmatari del protocollo vi sono la Regione Puglia, l’Università di Bari, l’Autorità Portuale, Confindustria, Camera di Commercio, Fiera del Levante, ANITA e Confartigianato. All’appello mancavano Aeroporti di Puglia, Ferrovie Sud-Est, Ferrovie del Gargano e Amtab. La Regione Puglia al momento sta vivendo una situazione di stallo, legata al passaggio di nomina, da Guglielmo Minervini a Giovanni Giannini, nuovo assessore ai Trasporti. Il contratto sarà formalizzato ufficialmente giovedì 11 aprile alle ore 10, presso la sede della Camera di Commercio di Bari e tutte le Istituzioni aderenti all’iniziativa si impegneranno a contribuire alla realizzazione di un bacino mediterraneo, perché solo creando una forte sinergia sarà possibile diventare competitor di una potenza come Rotterdam. Un anno di consultazioni e trattative, “per giungere a questo importante risultato, molto probabilmente il primo in Italia – ha dichiarato soddisfatta Michela Cariglia, responsabile ai progetti europei, dell’Autorità Portuale di Bari – Le Istituzioni daranno il loro contributo alle imprese private, al fine di limitare il rischio d’impresa e sostenere i privati nell’iniziativa”.“I programmi a valere sui fondi regionali, nazionali e comunitari  – ha evidenziato la dott.ssa Michela Cariglia, progettista comunitaria, in rappresentanza dell’Autorità Portuale del Levante –  attribuiscono preferenza, laddove non lo prevedano espressamente, alle forme di partecipazione congiunta sia attraverso i consortia agreement sia attraverso i partenariati, e/o gli accordi di programma. Dopo il contratto di rete si procederà con la costituzione di un Gruppo Europeo di Interesse Economico, uno strumento di diritto comunitario che ha la capacità giuridica di concludere contratti con la Commissione Europea finalizzati ad ottenere finanziamenti e può partecipare direttamente ai bandi europei, finanziamenti vantaggiosi per le imprese in quanto riducono l’alea delle stesse”.Sul territorio pugliese erano presenti diverse forze che svolgevano compiti e funzioni nel settore dei trasporti; la novità dell’iniziativa sta proprio nella nuova coordinazione delle parti, che metteranno a disposizione degli altri partecipanti, le proprie conoscenze e le proprie capacità, allo scopo di definire una strategia unitaria e condivisa di cooperazione con i Paesi interessati. “Tra questi ultimi c’è già la Grecia e a luglio aderirà anche la Croazia, ma il nostro obiettivo è quello di coinvolgere altre realtà come la Francia e la Spagna” ha proseguito Michela Cariglia. Un protocollo che, dunque, mira a raccogliere tutte le forze in campo per favorire una maggiore competitività del nostro territorio a livello europeo. Il lavoro sarà suddiviso in tre ampi settori: intermodalità, finanziamenti e internalizzazione; le diverse forze in campo dovranno dividersi, costituendo tre diversi gruppi di lavoro, in base alle proprie competenze. In ogni gruppo sarà inoltre inserita una parte dedicata interamente alla formazione. Durante la discussione però, si è sentita la necessità di creare una cabina di regia unica, per evitare inutili dispersioni e disgregazione. Alla fine si è giunti ad un compromesso, ovvero quello di creare tre gruppi di lavoro, le cui commissioni dovranno riunirsi contemporaneamente e alla fine delle quali, i relatori dei diversi gruppi e tutti coloro che lo desidereranno, potranno riunirsi per un briefing di circa un’ora, durante il quale poter discutere e confrontarsi sui risultati raggiunti durante la riunione. “Ad ogni modo – ha poi concluso Michela Cariglia – si potrà lavorare anche in remoto, ovvero alla fine di ogni riunione si produrrà la documentazione necessaria per poi condividerla in rete e renderla fruibile a tutti gli interessati”. 

Nicole Cascione


Pubblicato il 20 Marzo 2013

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