Cronaca

Uno sbaglio allungare l’agonia delle ex Province con l’approvazione dei bilanci a settembre

Un’agonia che non finisce mai, quella delle province senza un centesimo in saccoccia, che chiedono di prolungare alla fine dell’estate l’approvazione dei loro bilanci. Tanto che l’Anci Puglia ha subito fatto sentire la sua voce, esprimendo <> per la decisione della Conferenza Stato-Città e Autonomie di rinviare al 30 settembre il termine ultimo per l’approvazione, appunto, dei bilanci preventivi solo per Città Metropolitane e Province. Il presidente Anci, sen. Luigi Perrone, in una nota inviata nei giorni scorsi al presidente Piero Fassino, aveva chiesto un intervento urgente di Anci Nazionale nei confronti del Governo per una proroga dei bilanci previsionali 2015, richiesta motivata dalle difficoltà manifestate dai Comuni, impossibilitati a chiudere il bilancio, anche a causa dei riflessi del riaccertemento straordinario dei residui, dei conseguenti ulteriori oneri derivanti dall’allocazione dei fondi “crediti di dubbia esigibilità” e “contenzioso”, oltre che degli ulteriori tagli derivanti dalle precedenti norme di finanza locale e dalla legge di stabilità 2015. Il presidente dell’associazione nazionale dei comuni Perrone sottolineava il rischio che la copertura finanziaria richiesta dal nuovo sistema contabile potesse innescare un ulteriore aumento della pressione fiscale locale a carico dei cittadini. L’impossibilità di beneficare del differimento al 30 settembre mette nei guai molti Comuni, per l’imminente calendario di scadenze contabili da dover rispettare, nella più totale incertezza. (la scadenza del 30 luglio per l’approvazione del bilancio di previsione e quella del 31 luglio per la salvaguardia degli equilibri di bilancio). Questa decisione è incomprensibile; i Comuni, specialmente quelli che hanno rinnovato le amministrazioni a maggio scorso, sono in grande difficoltà, le troppe variabili in gioco, tra cui il DL enti locali ancora in fase di conversione e sul quale si rendono indispensabili aggiustamenti, aumentano l’incertezza e l’impossibilità di formulare bilanci che rispettino i parametri di legge. A questo si aggiunga che il 15 luglio scorso sono state rideterminate le somme spettanti ai Comuni per FSC (Fondo Solidarietà Comunale) 2015, con ulteriori “sorprese”, proprio in virtù del D.L. n.78/2015 “Enti Locali”. Insomma, invece di tergiversare, servirebbe immediatamente un provvedimento del Governo per estendere il rinvio a tutti i Comuni. Bisogna prendere coscienza del fatto che la situazione finanziaria degli Enti Locali sta drammaticamente precipitando. E così Anci Puglia ribadisce che i Comuni sono “costretti” ancora una volta a chiedere proroghe, ben consapevoli che il rinvio non rappresenta certo  la soluzione ai problemi di finanza locale. I sindaci chiedono certezza normativa per poter programmare la propria azione amministrativa  in piena autonomia e responsabilità. Ad Anci nazionale si chiede maggiore attenzione e fattiva rappresentanza delle istanze di tutti Comuni nel confronto con il Governo, non solo di quelle che riguardano le grandi Città. Il DL enti locali, che doveva essere approvato a febbraio è tardivo e insoddisfacente, lasciando irrisolte molte questioni, dalla Polizia locale, ai Vigili Urbani stagionali, all’IMU agricola, alla questione dell’ obbligo gestioni associate per i piccoli Comuni. Il sen Perrone e Anci Puglia invitano, pertanto, i Sindaci ad approvare comunque entro il 30 luglio lo schema di Bilancio di Previsione in Giunta, mente in Consiglio le aliquote, tariffe, tributi, quindi anche separatamente dal bilancio, per evitare di superare tale temine e dover applicare quelle vigenti nel 2014 con evidenti riflessi negativi sulla programmazione 2015. Niente di nuovo sotto il cielo dei sempre più disastrati enti locali pugliesi e non…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 18 Luglio 2015

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