Cronaca

Valzer dei gran capi a contratto, in ‘stand-by’ chi ha vinto un concorso

Che fine ha fatto la “necessità ed urgenza” invocata all’inizio dell’anno dal Capo di Gabinetto, Davide Pellegrino, e dal direttore dell’Area Finanze, Angelosante Albanese, per giustificare il ricorso all’assunzione di dirigenti a tempo determinato per il Servizio Finanze e l’Ufficio Controlli e Verifica Politiche Comunitarie? I relativi avvisi di selezione, a detta di qualcuno, redatti con l’evidente intento di riconfermare chi in passato aveva già avuto la “grazia” di essere sistemato in quel ruolo e non tenendo in nessun conto la graduatoria del concorso da dirigente ancora vigente, sono stati poi sospesi dal Tribunale Amministrativo della Puglia poco meno dis ei mesi e precisamente il 13 giugno scorso. Il TAR, nella sua ordinanza, constatata la superfluità di tutta una serie di requisiti – guarda caso posseduti da chi aveva, fino a pochi mesi prima, ricoperto quei ruoli  – richiesti dai due avvisi e verificato che la Regione Puglia non si era minimamente premurata di verificare se ci fossero, tra gli idonei al concorso per dirigente, persone in grado di ricoprire quei due uffici, ha sospeso l’efficacia degli atti per dar modo alla Regione stessa di verificare se a tali uffici non possano essere conferiti ai ricorrenti. E così, a distanza di oltre quattro mesi dall’ordinanza del TAR, nulla s’è mosso negli uffici dell’assessorato al Personale di via Celso Ulpiani e nulla è stato fatto. Eppure, i due avvisi giustificavano il ricorso a contratti a tempo determinato con la “necessità ed urgenza” di ricoprire le due posizioni vacanti. E, ancora, la Regione Puglia, già a maggio, aveva formato le commissioni che avrebbero dovuto scegliere i candidati cui affidare gli incarichi. Anzi, per il Servizio Finanze, la candidata era già stata prescelta. Naturalmente, nessun brivido sul nome; considerato che, sempre a detta dei soliti bene informati, i requisiti richiesti con l’avviso di selezione erano stati fotocopiati dal suo curriculum, la prescelta non poteva essere che Marta Basile. E cioè, guarda caso, colei cui l’incarico era già stato affidato in precedenza, anche se poi alla fine la dottoressa è tornata agli uffici finanziari di appartenenza. Orbene, siamo alla fine di novembre e la Regione Puglia non ha fatto nulla su quel versante, ma questo l’abbiamo già detto e ripetuto. Fino alla noia. L’urgenza e la necessità, tramontata la possibilità di piazzare i propri ‘clienti’, non esistono più. Il Capo di Gabinetto, Davide Pellegrino, s’è trasferito armi e bagagli al Comune di Bari in base ai soliti scambi di comodo tra enti gestiti da un centrosinistra in piena crisi di identità, mentre il Direttore dell’Area Finanza, Angelosante Albanese, e il Dirigente del Servizio Personale, Domenica Gattulli, i firmatari cioè degli atti nei quali attestavano la necessità e l’urgenza di pervenire a quelle due assunzioni, con l’attuale inerzia rendono ancora più evidente – se mai fosse necessario confermarlo – che l’unica necessità e urgenza di quegli atti consisteva nel piazzare in due uffici chiave dell’ente regionale delle persone “amiche”. Perché, si sa, i fedelissimi restituiscono i favori, mentre due dirigenti selezionati grazie a un pubblico concorso potrebbero risultare, come dire, poco “servizievoli”. Insomma, tanto per essere ancora più chiari, poco propensi a chiudere un occhio quando si deve. Meglio, dunque, sopperire alle assenze con dei comodi “interim”, senza rischiare sorprese. Ma, come si suol dire, “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Passata un’urgenza, ne nasce un’altra: con la determinazione dirigenziale n. 700 del 27 novembre scorso, firmata della dirigente del Servizio Personale, l’Ente Regionale ha deciso di indire un nuovo avviso di selezione per un dirigente a tempo determinato. Questa volta si tratta di affidare il Servizio Avvocatura regionale, saldamente in mano all’avvocato Triggiani. Il sistema che molto probabilmente i ‘trasparentissimi’ amministratori regionali useranno anche questa per glissare sull’esistenza di una graduatoria concorsuale sarà la solita pellicola già vista: inserire dei requisiti specifici – estremamente specifici! – in possesso della persona che si è già deciso di “beneficiare”. Peccato che questo sistema sia già stato condannato dal Tribunale di piazza Massari con l’ordinanza di cui sopra, un provvedimento con cui i giudici amministrativi hanno affermato che “la previsione di requisiti troppo specialistici … appare … non in linea con la normativa sulla dirigenza e con la natura manageriale che caratterizza tali figure”. Sulla trasparenza dell’operazione, nulla da dire: è talmente trasparente che si potrebbe conoscere sin d’ora il nome della futura dirigente del Servizio Avvocatura regionale pugliese, che da ‘Radio fante’ asseriscono possedere un cognome che ricorda tanto un capoluogo di provincia pugliese, vincitrice dell’avviso di selezione che sarà bandito. Di riffa i di raffa, sempre legalità va declamando il nostro governatore-poeta dalle parti del Palazzo d’Inverno sul lungomare, anche se pure questa volta dovesse venir fuori che, come al solito, lui non ne sapeva nulla…povero e meschino!

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 2 Dicembre 2014

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