Vigili urbani alla riscossa: anche la Città di Bari, dopo più di due mesi di blocco totale, ha rivisto da qualche giorno le strade ripopolarsi con auto e motorini. E agli autobus che per settimane intere hanno occupato (…facendo su e giù nelle strade deserte, per di più desolatamente vuoti) le strade cittadine di centro e periferia, da lunedì s’è aggiunto finalmente il traffico normale. Cioè, proprio normale no, nel senso che a Bari ‘normalmente’ il traffico è insopportabile, però almeno qualche movimento in più s’è rivisto. E puntuali sono arrivate le solite contravvenzioni per divieto di sosta e altre infrazioni varie al Codice della Strada, dato che nelle Casse della Polizia Municipale da febbraio gli introiti si sono praticamente azzerati. Contravvenzioni che nei prossimi mesi rischiano di arrivare a pioggia, per riguadagnare il tempo perso. E stamane, al Comando della Polizia Locale di Japigia il Comandante Michele Palumbo incontrerà i rappresentanti sindacali per ridiscutere parecchi punti all’ordine del giorno: gli introiti e i progetti serali, anch’essi per molti versati sospesi da tempo, la nuova organizzazione del lavoro all’interno del Corpo, ma anche la distribuzione dei dispostivi protettivi agli uomini impegnati nei servizi più esposti, il lavoro agile (o ‘smart working’), compreso lavoro straordinario con i buoni pasto annessi per i compiti dal Ministero competente. Da tenere conto che in effetti queste settimane appena trascorse di confinamento totale in Città, hanno visto impegnate con Polizia di Sato, Esercito e Carabinieri in gran parte proprio le auto dei caschi bianchi, che si sono ritrovati con una massa di provvedimenti comunali, regionali e statali da dover far rispettare. Dovendo capire in quelle settimane convulse se punire il cittadino che girava per strada per aver violato i DPCM del Governo Conte senza istruzioni chiare e collaudate. Fatto sta che le poche sanzioni elevate dalla locale in questi casi dovranno pure essere inviate allo Stato, lasciando a bocca asciutta amministrazioni che ora si ritroveranno ancora più in crisi a causa del troppo tempo, come detto all’inizio, trascorso senza introiti diretti. Introiti da dividere in tempi normali in base all’art. 208 del Codice della Strada, bisogna ricordarlo. Ed ecco perché non manca chi adesso prevede una selva di contravvenzioni a scapito dei poveri automobilisti baresi che, però, puntualmente hanno ripreso a lasciare la propria auto in doppia e tripla fila. Vecchi vizi che ora i nostri agenti della locale puniranno senza pietà, molto probabilmente. Agenti che ieri sono tornati a farsi rivedere nei gabbiotti di piazza Sant’Antonio, al cospetto di molte più auto rispetto ai giorni trascorsi in solitudine, agitando palette e controllando semafori come ai vecchi tempi. Dunque, anche il Comune di Bari, con il divieto imposto ai cittadini di uscire, stanno perdendo la maggior parte delle loro entrate da contravvenzioni per traffico e parcheggi: perfino gli ausiliari del traffico baresi sarebbero stati messi in cassa integrazione in deroga o a riposo, lasciando a casa taccuini e verbali che prima servivano a integrare il monte – contravvenzioni al codice della strada. Oggi al tavolo tecnico della polizia locale barese dovrebbe essere affrontato anche il problema delle prestazioni aggiuntive e dei ‘bonus’ per i progetti serali reclamati dai rappresentanti sindacali un paio di mesi fa. ‘Bonus’ che però, non avendo apportato alcun miglioramento al traffico cittadino come da condizioni contrattuali a causa del blocco stradale da Coronavirus, sono stati posti sotto osservazione. E infatti il “Nucleo di Valutazione” del Comune di Bari sarebbe già pronto a chiederne conto, magari per sapere quanti test/antialcol sono stati fatti precisamente negli ultimi mesi dai vigili urbani per le strade di Bari. E col rischio da Sars/covid-19 in giro, chi avrebbe controllato mai quelli che dovevano soffiare nei palloncini?…
Francesco De Martino
Pubblicato il 7 Maggio 2020
