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Emiliano vorrebbe le elezioni (senza preferenze?) a luglio. Indifferente la data per Fitto

 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del governatore vorrebbe andare al voto in estate. Infatti, intervenendo alla trasmissione radiofonica “Un Giorno da Pecora”, il talk show condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, in onda su Rai Radio1, il governatore pugliese uscente, alla domanda “quando andare a votare per le regionali?”, ha dichiarato: “Sono un po’ traumatizzato dall’emergenza coronavirus, la questione
elezioni mi sembra irreale. Però, il rischio vero è che se si rinvia troppo si rischia di cadere in una seconda ondata di contagi che, secondo gli epidemiologi, sarà tra settembre e ottobre. Quindi a quel punto si rischia rinvio di un anno”. E, proseguendo, ha aggiunto: “Se dovessimo ritrovarci nella
situazione di dover prorogare l’incarico ai governatori per un anno, c’è il rischio che qualcuno dica che prendiamo decisioni senza essere legittimati. La Costituzione, tra l’altro, non prevede nemmeno il rinvio. Da quello che dicono epidemiologi l’estate sarebbe il periodo più tranquillo”. Indifferente il periodo per il voto, invece, per il probabile antagonista del centrodestra di Emiliano nella corsa per la carica di governatore, l’eurodeputato Raffaele Fitto di Fratelli d’Italia, che, rispondendo in una videoconferenza stampa alla domanda se il centrodestra sarebbe pronto ad affrontare un voto a luglio, ha ribadito la propria disponibilità alla candidatura ed ha anche sobriamente dichiarato: “Non entro nel merito della scelta della data”, perché “il centrodestra sarà chiaramente pronto, in modo unitario. Dal mio punto di vista, è necessario un cambiamento”. Da non dimenticare, infatti, che Fitto è stato indicato dal partito di Giorgia Meloni come candidato governatore, però nella coalizione di centrodestra non ha ancora avuto l’ok della Lega. Ma nell’attuale situazione emergenziale Fitto resta ancor di più l’unico candidato del centrodestra che potrebbe affrontare senza grossi sforzi di marketing elettorale la sfida pugliese contro Emiliano, essendo un personaggio già molto conosciuto agli elettori per il suo curriculum da consigliere regionale, governatore prima, poi ministro ed ora eurodeputato. “Vedremo – ha concluso Fitto – quale saranno le valutazioni della coalizione, l’importante è che la coalizione sia unita. Vogliamo portare serietà e capacità di governo in Puglia”. All’opzione di Emiliano di voler anticipare le elezioni a luglio, contro quella che invece è stata la decisione del governo nazionale di spostarle agli inizi dell’autunno insieme alle amministrative ed al referendum costituzionale sul taglio di 1/3 del numero dei parlamentari, si sono dichiarati contri sia le sardine pugliesi che il “Movimento 5 Stelle”. Infatti, l’ipotesi di anticipare a luglio le elezioni prevede anche l’introduzione di listini bloccati per i candidati da eleggere, in quanto l’attuale situazione di emergenza da Covid-19 impedirebbe a questi ultimi di poter svolgere una regolare campagna elettorale, ossia incontri porta a porta, comizi, assemblee, ecc. Ossia in condizioni di sicurezza sanitaria. E proprio su questo ci sarebbe la netta contrarietà sia delle “sardine pugliesi” che dei pentastellati. Infatti, il movimento delle sardine ha comunicato il proprio dissenso con una nota anonima, mente il M5S si è affidato alle nette parole del Capogruppo alla Camera, Davide Crippa, che ha detto: “Per quanto ci riguarda è un’idea che respingiamo nettamente”. “Il Movimento 5 Stelle – ha chiarito Crippa – è a favore delle preferenze. Per quanto riguarda i tempi, la valutazione della data deve tenere conto non solo delle condizioni di sicurezza il giorno del voto, ma anche del pieno esercizio delle libertà politiche e civili durante la campagna elettorale. Ragioni per le quali luglio non rappresenta una scelta praticabile. Abbiamo chiesto agli italiani una ripresa lenta e alcune attività ancora non hanno una previsione di riapertura. Proprio per il rispetto che dobbiamo avere per i sacrifici che stiamo chiedendo ai cittadini credo sia opportuno, valutare anche il fattore economico e pensare a un election day che preveda referendum costituzionale, elezioni regionali e amministrative”. Quindi, per il M5S, “bisogna pazientare ancora, due mesi di ritardo non sono un vulnus per la democrazia vista l’emergenza che stiamo vivendo”, perché “tutti devono avere la possibilità – ha concluso Crippa – di partecipare sia alla campagna elettorale che al voto in condizioni di sicurezza”. D’accordo con la decisione governativa annunciata, cioè di elezioni spostate in autunno, è anche il consigliere regionale ex M5S ed ora gruppo Misto, Mario Conca, che alle prossime regionali correrà da candidato governatore con una propria lista o gruppo di liste civiche, che con una nota ha commentato: “La decisione del governo di andare al voto amministrativo in autunno ha non poco indispettito governatori come Emiliano, Zaia, Tosi e De Luca che speravano di andare alle urne già a luglio. È notizia di oggi il fatto che stanno continuando ad insistere per andare al voto entro luglio, perché, ormai è chiaro, a loro dell’emergenza sanitaria ed economica non interessa molto, a loro interessa essere riconfermati prima che la neve (coronavirus) si sciolga e gli ‘stronzi’ (disastri passati e presenti/promesse non mantenute/fumo negli occhi) emergano prepotentemente”. Infatti, proseguendo, Conca ha spiegato che – secondo lui – la motivazione ufficiale addotta dai citati governatori uscenti è quella che in autunno è prevista una seconda ondata di contagi e a settembre inizierà la scuola, ma in realtà quella “vera”, non detta, è che costoro hanno la necessità di “capitalizzare, con malcelata urgenza, la visibilità acquisita a gratis durante la gestione dell’emergenza andando dalla Venier, dalla D’Urso e in ogni dove”. E, in particolare, per la Puglia, Conca ha detto anche che” Emiliano, da politico navigato qual è, ha utilizzato l’emergenza per promuovere la sua offuscata immagine politica, apparendo in frequenti collegamenti televisivi su tutte le reti nazionali, nella speranza di arrivare a tutti i pugliesi con nuovo smalto e auspicando che gli stessi dimentichino le storture e le inefficienze della Sanità, dell’Agricoltura, dell’Ambiente, del Turismo, della Formazione professionale, del Welfare, etc.” Quindi, per Conca, “Emiliano vuole darsi una nuova veste ed ha fretta di rivendersi per sbaragliare tutti gli altri concorrenti nella corsa alla presidenza della Regione impedendogli di fare una vera campagna elettorale. Lui vuole garantirsi la sopravvivenza politica e si dimena dicendo di voler ridare subito la parola agli elettori e protesta contro la decisione del Governo di elezioni in autunno, annunciando di volerle convocare il prima possibile”. Per cui, “visto che gli piace vincere facile”, Conca è ironicamente dell’avviso “di riconfermare d’ufficio tutti i Presidenti uscenti senza andare al voto, almeno non stiamo ad ascoltare le loro ipocrite argomentazioni e le stridenti arrampicate sugli specchi”. In definitiva, l’ex penta stellato regionale di Gravina, nel dare la propria condivisione alla decisione del Governo di spostare in autunno le consultazioni, ha fatto sapere che per quanto lo riguarda: “noi eravamo pronti per costruire l’alternativa e lo saremo non appena ci si potrà riunire”. Ma, dopo queste polemiche, bisognerà però capire se anche gli elettori sono effettivamente pronti, sia che la consultazione si svolga in estate che in autunno, per recarsi in massa alle urne in tempi da Coronavirus.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 7 Maggio 2020

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