Cassonetti in libertà sulla pubblica via
Ancora cassonetti ballerini che vagano da una strada all’altra nel quartiere murattiano. La coppia di contenitori per la raccolta differenziata, la cui foto è pubblicata a corredo dell’articolo insieme alle altre due recentissime istantanee, come ben sanno i residenti della zona, ha sostato per alcuni anni all’inizio di via Cairoli, ad angolo con via Nicolai .La presenza dei predetti contenitori è stata più volte segnalata nei nostri articoli chiedendo all’azienda della nettezza urbana , l’Amiu ,di avere la compiacenza di spostarli in altro luogo in quanto occupavano uno spazio riservato ai disabili. Purtroppo anche in quella circostanza la nostra è stata la classica vox clamantis in deserto in quanto nulla si è mosso. Adesso quei due contenitori, uno di colore blu e l’altro giallo , stazionano in bella mostra in via Nicolai proprio nei pressi della statua dedicata a Cesare Battisti a cui è intitolata la piazza in zona universitaria. Probabilmente sono stati spostati da mani “irriguardose”, per dirla alla Decaro; in via Cairoli in questi giorni sono stati eseguiti lavori di ammodernamento delle condutture del gas e qualche operaio ha probabilmente pensato bene di spostarli lì, a poche decine di metri da dove erano precedentemente allocati. Se il Sindaco Decaro, che giorni fa vestendo i panni di un novello 007 ecologico ha rovistato nella rumenta dei ristoratori del centro cittadino, si degnasse pure di fare una passeggiata salutare in loco ( ecco questa sarebbe un’ occasione per inforcare la tanto sbandierata bicicletta da lui consigliata per gli spostamenti cittadini) godrebbe anch’egli di questa idilliaca visione già oggetto di critiche da parte di residenti e commercianti del posto. Eggià, perchè lo spettacolo offerto dai due contenitori, da qualsiasi prospettiva li si guardi , sia dall’interno che dall’esterno dei giardini, è oltremodo brutto. A meno che qualche architetto futurista, in predicato di diventare consulente comunale, ci convinca che si tratti di arredo urbano mettendo così in evidenza i nostri già evidenti limiti in fatto di fantasia creativa. Che poi i due cassonetti in questione sono inoltre posizionati in “sosta vietata” poco conta. Li si lasci lì, per carità, altrimenti si rischierebbe che vengano spostati sul parcheggio delle moto, area di sosta situata nelle immediate vicinanze. Francamente non ci andrebbe di scrivere un altro petulante articolo sulle miriade di cassonetti che hanno invaso da tempo angoli di strade , scivoli per disabili, parcheggi per motociclette e strisce blu a pagamento. Tanto ,come si è avuto modo di constatare, non succede mai nulla, ma almeno non avremmo l’occasione di ammorbare ulteriormente l’animo del presidente dell’Amiu, l’avvocato Grandaliano, che già si è beccato i rimbrotti di un inaspettatamente pugnace primo cittadino che ,destatosi da un lungo tepore durato oltre un anno ,si è finalmente accorto che a Bari ci sono gli “afrori”, ed è per giunta sporca. Quando Decaro , al quale rinnoviamo per l’ennesima volta la richiesta di conoscere i costi che sostiene l’Amiu per quanto concerne la sua pubblicità istituzionale, si accorgerà di questa situazione da noi denunciata fino alla noia ,forse Bari un ulteriore passo verso una migliore vivibilità l’avrà compiuto. Ah dimenticavano( ma di queste cose ce ne siamo già occupati): purtroppo ogni volta che incrociamo dipendenti dell’Amiu alla guida di auto aziendali questi signori non indossano la cintura si sicurezza. Delle due l’una: o siamo noi che abbiamo necessità di una seria visita oculistica oppure per i dipendenti di questa municipalizzata essere alla guida senza cintura è diventata la norma. Questo giusto per dovere di cronaca. Non pretendendo che il Sindaco faccia un’ulteriore lavata di testa ai vertici aziendali per questa ulteriore mancanza,visto che spesso anche alcuni dipendenti comunali quando guidano le auto di servizio hanno lo stesso malvezzo ,ovvero ignorano del tutto l’uso della predetta cintura, non invochiamo neppure l’intervento della polizia municipale; se i nostri vigili non riescono a debellare la piaga dei posteggiatori abusivi ,per carità, non diamo loro altre incombenze.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 2 Settembre 2015