Cronaca

A Bari spariscono le cattedre per gli insegnanti di sostengono

Fa ancora discutere e parecchio il pianeta scuola, specie dopo le proteste a scena aperta delle insegnanti di sostegno in Puglia, che hanno visto all’improvviso assottigliarsi i posti di ruolo assegnati. A brandire la clava in loro difesa è stato subito il coordinatore Nazionale di , Nicola Fratoianni, pronto a presentare un’interrogazione parlamentare al Ministero della Pubblica Istruzione per venire a capo dello scarso numero, appunto, di assegnazione delle cattedre di sostegno in provincia di Bari. “Al di là della retorica renziana sulla scuola, accade che il Provveditorato agli Studi di Bari combini un grosso guaio sull’assegnazione delle cattedre di sostegno, con l’inizio dell’anno scolastico ormai alle porte. Lo scorso anno erano state assegnate 167 cattedre, mentre per quest’anno ne vengono assegnate, al momento, appena la metà –ha spiegato il parlamentare ed ex assessore regionale pugliese- nonostante siano aumentate le richieste di sostegno da parte delle
famiglie e delle relazioni della Azienda Sanitaria Locale”. Ma qual è il motivo di questa diminuzione? Tentativi di “spending review” sulla pelle delle famiglie e dei ragazzi? Fratoianni ha la sua spiegazione. Con l’ultimo decreto del ministero della Pubblica Istruzione partono le assunzioni a tempo indeterminato dei docenti di sostegno. Eppure fin dall’inizio dell’anno s’era accesa una speranza per i tantissimi precari e disoccupati baresi rimasti ancora aggrappati al mondo della scuola, con l’impegno del Governo a una ulteriore assunzione il prossimo anno scolastico di circa 12mila docenti per altrettanti posti di sostegno. Ricapitoliamo: per quest’anno in Puglia dovevano essere assunti 237 docenti e secondo la ripartizione delle cattedre del Miur in provincia di Bari dovevano passare dietro alle cattedre 90 insegnati, a Foggia invece i posti disponibili sono 52, a Lecce meno di quaranta, mentre a Taranto una trentina e ancora di meno in Terra di Brindisi. A conferma dell’immediata procedura di assunzione, il ministero fin da marzo aveva inviato tutte le comunicazioni ai direttori generali degli uffici scolastici regionali, che si stavano attivando per avviare le immissioni in ruolo. E a Bari, negli uffici dell’ex Provveditorato agli Studi di via Re David, cosa è accaduto? Fratoianni va giù duro. “Si tratta di ritardi da parte del Provveditorato ormai senza risorse sufficienti per far fronte a tutto il lavoro necessario, utilizzando il giochetto delle assegnazioni in deroga. E cioè fare finta che le cattedre non assegnate, siano in realtà frutto di nuove richieste da parte delle scuole e delle famiglie. E nel frattempo a farne le spese sono gli alunni e i docenti.
Eccoli gli effetti dei tagli sulla scuola.” “E’ necessario – ha fatto sapere infine l’on. Nicola Fratoianni – fare immediata chiarezza sulla situazione ed è urgente che intervenga il Ministro Giannini a fornire le debite spiegazioni. Altrimenti accade che a causa della scarsità di insegnanti di sostegno, le famiglie siano costrette a tenere a casa i ragazzi diversamente abili, con enormi danni.” Una robaccia da far rivoltare lo stomaco, a scapito della parte più debole e indifesa della società che invece la scuola dovrebbe aiutare a crescere e e tutelare, se davvero ciò dovesse accadere….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 13 Settembre 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio