Cronaca

Acquedotto pugliese: Bilancio in attivo e ricavi di 452 milioni di euro

Bilancio in attivo per l’Acquedotto Pugliese, il migliore di sempre con ricavi pari a 452 milioni di euro, in crescita di circa 22 milioni rispetto al 2010 ed un utile netto pari a 41 milioni di euro. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011, presenta dunque, un sensibile miglioramento di tutti i principali indicatori economici. I costi si aggirano intorno ai 292 milioni di euro, una somma pressoché stabile a quella del 2010, nonostante l’aumento della bolletta elettrica e l’aumento della dotazione infrastrutturale gestita. “Un trend consolidato quello dell’Acquedotto Pugliese, che ha ottenuto degli utili significativi. Sintomo di efficienza ed efficacia, raggiunta senza l’intervento dello Stato” ha sostenuto Fabiano Amati, assessore alle Opere Pubbliche e alla Protezione Civile. Le attività messe in campo hanno permesso di ridurre l’acqua immessa in rete del 3,2%, soprattutto per mezzo del sistema del telecontrollo. Mentre gli investimenti realizzati sono aumentati del 9,1% e sono stati avviati all’appalto circa 50 interventi e più di 2mila interventi di manutenzione. “I numeri presentati oggi – ha dichiarato entusiasta Ivo Monteforte, Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese – sono il frutto di una forte volontà politica e di un grande lavoro congiunto. Nonostante le spese energetiche siano aumentate, passando da 55 milioni di euro a 70 milioni, il guadagno ottenuto è nettamente superiore. L’Acquedotto Pugliese è un’azienda pubblica che dimostra la sua efficienza. In questi ultimi cinque anni abbiamo ottenuto grandi risultati positivi, ma non dobbiamo arrenderci, bensì siamo chiamati a procedere su questa stessa strada” ha concluso l’Amministratore Unico Monteforte. “Abbiamo ereditato un’azienda in grave crisi economica, oggi è un’azienda che sta producendo grandi risultati. L’appalto per il telecontrollo, ci permette di non sbagliare e di controllare con maggiore perizia tutte le fasi. In questi cinque anni – ha sostenuto il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – abbiamo cambiato circa 450mila contatori, abbiamo internalizzato il ciclo della depurazione ed abbiamo ottenuto risultati positivi nell’efficientamento energetico. Il nostro principale obiettivo era quello di dimostrare l’efficienza di un’azienda pubblica e con il bilancio presentato, ritengo che l’obiettivo sia stato raggiunto”. Una delle novità più importanti riguarda l’accordo siglato tra l’Acquedotto Pugliese, l’Ato e l’Anci che mira ad abbattere le tariffe per circa 370mila famiglie pugliesi. Un abbattimento che si sommerà alla ridefinizione  delle tariffe. Il bilancio 2011 è stato presentato in occasione dell’inaugurazione del nuovo potabilizzatore di Conza, per il quale sono stati stanziati 50 milioni di euro e il cui obiettivo è quello di migliorare notevolmente la capacità di produzione della risorsa potabile, che permetterà, di conseguenza, un risparmio di circa mille litri al secondo. L’opera è stata dedicata all’acquedottista Leone Cuozzo, il quale, pur tra grandi difficoltà, subito dopo il terribile terremoto del 23 novembre del 1980, assicurò continuità nella propria azione lavorativa, continuando a distribuire acqua potabile in Puglia. “Ritengo sia indispensabile creare un sistema di governance sovraregionale, che vada oltre i confini regionali della Puglia, ma che unisca un legame con tutte le regioni del distretto idrografico del mezzogiorno: Campania, Basilicata, Calabria, Molise ed Abruzzo al fianco della Puglia, per sottoscrivere un vero e proprio patto d’amicizia” ha concluso il Presidente Vendola, il quale, ha poi anticipato i nuovi ingenti tagli, causati dal decreto “affossa-Italia”. “A causa dello spending review, il 2013 si prospetta come uno degli anni più bui per il nostro Paese, con ulteriori 10 miliardi di euro in meno per il sistema sanitario. Dunque, non vi saranno più i livelli minimi di assistenza. In un anno e mezzo siamo stati costretti a chiudere 21 ospedali, siamo sotto i parametri. La Regione Puglia intende portare avanti il processo di razionalizzazione della spesa, ma non a spese dei cittadini, non sulla pelle dei diritti dei cittadini” ha concluso amareggiato il Presidente Vendola.

Nicole Cascione

 


Pubblicato il 7 Luglio 2012

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