Cultura e Spettacoli

Amleto, quasi una corazzata

Ancora Shakespeare , naturalmente ; di nuovo Amleto, si capisce. Di questo passo un giorno qualche spettatore si alzerà nel corso della rappresentazione a gridare alla Fantozzi : Basta Shakespeare, stop Amleto, voglio il fermo biologico! Verrà il temerario subissato dagli applausi? Forse non ci sarà bisogno di tanto gesto se nel frattempo la gente avrà smarrito le ragioni di schiodarsi dal piccolo schermo per andare altrove ad appassionarsi alle tragiche vicende del Principe di Danimarca. Ai più farà eccezione solo uno sparuto gruppo di aficionados, di fedelissimi, di ultras, di nemici giurati della novità drammaturgica, pigri come quei bimbi che a sera, nel letto, prima della buonanotte, pur fra 210 fiabe scritte dai Grimm sono capaci di reclamare sempre e soltanto Cappuccetto Rosso. Quale uggia dover ripetere sempre le stesse cose. Ma adesso accantoniamo le lagnanze e veniamo al dovere di cronaca per segnalare che tra giovedì e venerdì scorsi è stato in scena al Nuovo Abeliano ‘Amleto a pranzo e a cena’, una produzione Emilia Romagna Teatro diretta da Oscar De Summa e interpretata dallo stesso regista insieme a Armando Iovino, Tommaso Rotella e Alfonso Postiglione. Una piccola e scalcagnata compagnia studia di mettere in scena Amleto. I mezzi però sono limitatissimi (il cast è talmente ridotto che bisogna vestire qualcuno da donna per coprire i ruoli di Ofelia e Gertrude). A complicare le cose si mettono di mezzo gelosie e rivalità… Lavorando abilmente sul testo, De Summa dà vita a una perfomance schizofrenica, altalenante tra momenti di spassosa irriverenza e accenni di convincente pathos (felici alcune trovate). Si entra e si esce per Amleto con una disinvoltura che, quando non scade nella goliardia, cattura la platea. Interessanti sia i rimandi al carro di Tespi che le soluzioni musicali (la primordialità del tamburo combinata con un uso moderatissimo della tastiera elettronica). Bravi gli interpreti nel mantenere l’equilibrio sul bordo della stessa medaglia di cui finzione e verità si contendono le facce ; che poi a ben guardare costituisce il modo migliore per dare ragione a Lui (Shakespare). Insomma, a pranzo o a cena che sia, sempre viva la famosa corazzata. – Prossimi appuntamenti Abeliano : Per la rassegna ‘A teatro con mamma e papà’ : domenica 20 gennaio con ‘Manolibera. Per la rassegna ‘Actor’  : 25-26-27 gennaio con ‘Aristofane Cabaret’. Infine, per il Giorno della memoria, martedì 29 gennaio, il Nuovo Abeliano ospiterà ‘Il Führer dona una città agli ebrei”,  nuovo lavoro della compagnia Motumus, firmato da Mariano Dammacco, da un’idea di Francesca Recchia Luciani e con la regia di Maurizio Ciccolella.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 22 Gennaio 2013

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