Cronaca

“Back Home”: sei artisti di ritorno in Puglia

 
 
Per la prima volta tornano da artisti a Bari, capoluogo della loro terra da dove sono partiti per incrociare l’impegno creativo con le possibilità che può offrire il panorama artistico nazionale e internazionale, a costo naturalmente di molti sacrifici personali. Tornano a casa ma sembra ci siano sempre stati da queste parti, come probabilmente hanno fatto in questi anni per ritrovare il proprio backround: un elemento che traspare nella lettura delle loro opere, pure nella diversità di stile. Le opere di Rossella Biscotti, Pierluigi Calignano, Sara Ciracì, Massimo Grimaldi, Deborah Ligorio, Luigi Presicce sono allestite nel Museo di Santa Scolastica nella collettiva “Back Home”, a cura di Marilena Di Tursi e Antonella Marino, promossa da Provincia di Bari – Assessorato alla Cultura con il sostegno di Regione Puglia e Comune di Bari. “Sono sei artisti uno diverso dall’altro- spiega il critico d’arte Antonella Marino (Accademia Belle Arti, Bari)- ognuno con un atteggiamento di riflessione critica nel sistema dell’arte. Il ritorno a casa è un grande tema e abbiamo chiamato la mostra “Back Home” proprio per evocare il ritorno del reduce”.
Perché la scelta di questo tema nel contesto pugliese attuale?
“Non è la nostalgia il leitmotiv della mostra, quanto una presa d’atto delle dinamiche della mobilità culturale che caratterizzano i percorsi anche di chi resta. La mobilità e la migrazione intellettuale nell’arte sono imprescindibili. Anche dal punto di vista linguistico non c’è una volontà di ancoraggio al genius loci, né una rimozione della memoria, ma la capacità di contaminazione in cui confluiscono elementi dell’immaginario. Questo è parte di un bagaglio che si relaziona con la scena globale. I tempi sono maturi per il contesto pugliese e nel circuito internazionale si registrano alcune presenze di artisti del territorio, quasi mai con il logo d’origine o sporadicamente”.
Come descriverebbe sul piano semantico la produzione degli artisti in mostra?
“I linguaggi non si possono inquadrare in una categoria di genere, perché usano una multiformità del mezzo. In realtà si tratta di diverse esperienze di linguaggio intermediale. Si va da Rossella Biscotti (Molfetta), che presenta un video più politico, con delle ricerche di archivio sulla storia collettiva italiana. L’aspetto della filmografia per lei è importante, perché intreccia la sua storia personale con i problemi dell’immigrazione degli extracomunitari, per esempio. C’è poi la ricerca sulle strutture collassate di Pierluigi Calignano (Gallipoli), autore di sculture lignee che non stanno in piedi. Sara Ciracì (Grottaglie), invece, nelle opere in mostra dialoga con le schede elettroniche per costruire esotici mandala o circuiti delle reti neurali, mentre nel video proiettato in una sala documenta una conversazione sulle risorse energetiche tra due scienziati. Massimo Grimaldi (Taranto) critica l’inessenzialità del lavoro dell’artista ed è molto impegnato nel sociale: ha devoluto a Emergency parte di un premio di 700.000 euro che aveva ricevuto, destinandolo alla costruzione di un ospedale pediatrico in Sudan. Deborah Ligorio (Brindisi) ha riprodotto filmicamente una mappatura del paesaggio naturale e urbano: percorre 100 km del territorio di Napoli, offrendo immagini inedite da quelle delle cartografie ufficiali. Luigi Presicce (Porto Cesareo) presenta dei tableaux vivant attraverso i quali ripropone rituali esoterici (massonici o votivi) visti attraverso pose plastiche in gesti e costumi teatrali, inseriti in contesti naturalistici o architettonici dal gusto  estetizzante”.
 “Back Home”, a cura di Marilena Di Tursi e Antonella Marino, visitabile a Santa Scolastica di Bari (via Venezia), fino al 30 dicembre 2011 negli orari: dai lunedì ai sabati 10.00 – 13.00/18.00 – 20.00; domeniche 11- 13; chiusura i mercoledì. Ingresso libero.
 
Mariapina Mascolo
 
 
 
 


Pubblicato il 16 Novembre 2011

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