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Biancorossi in caduta libera, sabato sarà vietato perdere

Sestultima posizione, squadra con maggior numero di sconfitte e penultimo peggior rendimento esterno

Numeri impietosi per il Bari di Iachini, subentrato a mercato già chiuso e con una situazione che era preoccupante e ad oggi lo è ancora di più. La media punti è addirittura peggiore dei predecessori, ovvero di 1,16 punti a partita su sei disputate, frutto di due vittorie iniziale e poi di tre sconfitte ed un pari estemporaneo giunto al San Nicola contro lo Spezia. Dopo le due vittorie iniziali che avevano generato nuova linfa vitale il Bari è caduto nella prestazione peggiore stagionale, insieme a quella di Palermo sotto però un’altra gestione tecnica (quella di Palermo, ndr), continuando a perdere contro Catanzaro, racimolando un ‘punticino’ contro lo Spezia e cadendo nuovamente sotto i colpi del Venezia in trasferta che dopo 15-20 minuti aveva prodotto quattro nitide occasioni, segnandone due e facendo il tris a difesa totalmente aperta nel finale. I numeri che non possono mai mentire, sottolineano l’incapacità della squadra di realizzare reti, solo ventinove in altrettante partite con l’aggravante che in trasferta ha il peggiore attacco insieme al Lecco, oltre a non vincere dal 29 ottobre a casa del Brescia. In condivisione con le altre gestioni tecniche alla base c’è un dato di fatto imprescindibile, ovvero una squadra costruita male quest’anno, un’opera poi proseguita nel mercato di riparazione a gennaio: con i nuovi innesti in grave ritardo come Lulic, Puscas e Kallon. Risorse che dopo quel triste 11 giugno scorso, sarebbero dovute essere utilizzate specie dopo quella “aggressione al mercato” annunciata per due volte dal numero uno del club, in modo presumibilmente diverso. Sicuramente la gara contro la Sampdoria di sabato pomeriggio che si disputerà al San Nicola alle ore 16.15 deve essere necessariamente vinta perché anche un pari non potrebbe non bastare per mantenere quello che ad oggi è uno scarto davvero minimo sul quartultimo posto. Un Bari che dovrà approcciarsi dal primo minuto con quella carica che almeno nelle conferenze stampa e dalla panchina stessa quando incita i suoi. Se non “si mordono le caviglie dell’avversario” come diceva spesso un tecnico che a Bari ed altrove ha scritto pagine importanti, quale Antonio Conte, difficilmente si vince ed in questo caso del Bari che ha conosciuto in questa stagione, sinora, soltanto sette volte la parola “vittoria” tradotto in statistiche il 24%. Urge cambiare registro perché il rischio di ritrovarsi tra qualche partita anche nella condizione di non dover disputare uno spareggio salvezza sarebbe altissimo. “Dulcis in fundo” il Bari già da sabato pomeriggio aspetta una decisione dal Viminale se la gara potrà essere a porte aperte o con solo una delle Curve chiuse, a causa di quanto accaduto in quel di Venezia-Bari, prima dell’inizio della partita, in quanto secondo quanto denunciato dal sindacato di Polizia del Veneto sarebbero rimasti feriti tre agenti e scoppiati gravi disordini. Essendo intervenuto anche il Ministro dell’Interno, Piantedosi, il tutto è al vaglio e ci sono indagini in corso.  (Ph. SSC Bari).

M.I.

 


Pubblicato il 12 Marzo 2024

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