Cronaca

Cautela e prudenza da parte del mondo del volontariato cattolico

 

C’ è molta cautela e una certa prudenza da parte del mondo del volontariato cattolico sulla proposta del Sindaco di Bari di fare svolgere ai migranti del Cara attività socialmente utili a titolo gratuito, ovviamente in modo volontario. Gianni Macina della Incontra, organizzazione benemerita nel campo dell’ assistenza ai senza fissa dimora, afferma: ” sicuramente il Sindaco é armato di buone e rette intenzioni e non posso affermare che dica certe cose ai fini di pubblicità o passrelle sui giornali e nelle tv, ma tuttavia, la proposta non mi convince del tutto”. Perchè?: ” Intanto, allo stato, la trovo generica e difficile da mettere in pratica. Rischianmo, senza volerlo, di scivolare in una logica da proclami e basta. Ho compreso il senso, che mira a non fare oziare i migranti e magari ad integrarli.tuttavia mi domando: in che modo? Con quali mezzi? In che lingua? Spesso non riusciamo ad inculcare nei baresi il concetto di pulizia o di conferimento della immondizia ed ora pensiamo di farlo comprendere a gente che magari ha una cultura diversa o logiche differenti? La solidarietà passi per altre vie, meno popolari e sicuramente maggiormente efficaci”. Quali?: ” nell’ Agosto appena finito, noi di Incontra siamo stati di fatto soli in stazione la sera a servire pasti ai senza tetto, le pubbliche istituzioni non le abbiamo viste. Dobbiamo ringraziare unprivato,la ditta Ladisa che ci ha regalato,come fa, i past iche avanzano della produzione ospedaliera”. “Inoltre tanta gente, lo dico per esperienza, é scettica o diffidente quando chiedi donativi o generi alimentari per i migranti e domanda: ma davvero questa roba finisce a loro? Bisogna lavorare in questa direzione”.

Più possibilista é Franco Mongelli, rappresentante della Sant’ Egidio: ” Nel complesso ritengo che la proposta del sindaco meriti accoglimento e sia positiva. Tuttavia, va realizzata con giudizio e soprattutto nell più grande trasparenza. I fatti di Roma, di Mafia Capitale, ci devono portare alla massima attenzione,ricordando che anche nelle inziative benefiche, a volte si intrufolano persone poco limpide. Indubbiamente fare svolgere questi lavori socialmente utili facilita l’integrazione dei migranti in quanto i baresi li vedrebberoi svolgere attività a favore della comunità,al posto di ciondolare tutto il giorno senza fare nulla,cosa che indispone. Inoltre uno che ozia spesso é tentato da cose cattive o scivola nelle mani della criminalità. Lo ripeto: dico di sì a questa proposta,a condizione che sia fatta con buonsenso e soprattutto nella massima trasparenza”. Una domanda, alla fine. Accogliere e aiutare i migranti é cosa buona e lodevole, significa mettere in pratica per il credente, il Vangelo. Tuttavia, un interrogativo si pone. A Bari, come in Italia, abbiamo tanti poveri locali,pensionati, indigenti, padri separati che vivono in miseria. Non é il caso, senza discriminare il migrante, di pensare con la stessa intensità anche a loro?

Bruno Volpe


Pubblicato il 4 Settembre 2015

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