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Che fine ha fatto il trasloco degli uffici del Comune in Fiera?

Sono trascorsi quasi tre anni da quando, per far fronte all’impegno dell’amministrazione comunale di ridurre le spese delle locazioni passive, l’allora assessore municipale al Patrimonio Vincenzo Brandi incontrava il presidente della Fiera del Levante Ugo Patroni Griffi per valutare l’opportunità di trasferire alcune ripartizioni comunali presso i padiglioni della Fiera del Levante. Certo, in questa consiliatura le spese per i canoni di locazione si sono ridotti, ma l’operazione del trasloco nei viali della Fiera a fesca-San Girolamo pareva cosa fatta, almeno a sentire gli amministratori. Eppoi c’erano stati i sopralluoghi di rito, effettuati nei mesi precedenti dagli assessori Brandi, Galasso e Tedesco. La proposta, figurarsi, era stata perfino condivisa dal presidente della II Commissione consiliare, Francesco Giannuzzi, che insieme ai consiglieri componenti della stessa commissione aveva avviato una <<fase di monitoraggio e approfondimento sulle attuali condizioni economico-gestionali dell’ente fieristico>>. Insomma, tutto pareva pronto, tra comunicati, proclami, promesse e impegni che infine non si sono realizzati, anche se di mezzo c’è il risparmio dei canoni a beneficio del bilancio comunale. “È una delle azioni a cui sto lavorando con la mia ripartizione. Abbiamo la necessità di avviare una fase di razionalizzazione degli spazi e dei costi sostenuti dall’amministrazione comunale, dichiarava senza tema di smentite l’assessore Brandi. Il trasferimento di alcune ripartizioni nei padiglioni della Fiera del Levante, in ogni caso, consentirebbe di risparmiare circa un milione di euro rispetto all’attuale costo delle locazioni passive sostenute per gli uffici presi in esame. L’accorpamento e il trasferimento di alcuni uffici, che nella maggior parte delle procedure lavorano congiuntamente, permetterebbe inoltre all’ente Comune di Bari di “ottimizzare” la qualità dei servizi all’utenza che potrebbe evitare migrazioni tra più sedi per la gestione di una stessa pratica. Con il presidente della Fiera si stava studiando, inoltre, ulteriori forme di compensazione o abbattimento dei canoni di locazione. Anche il consigliere Giannuzzi batteva le mani all’iniziativa e rilanciava, sempre a parole all’inizio del 2015: “Notevoli sono i vantaggi che ne deriverebbero, sia per la Fiera del Levante, che sarebbe popolata tutti i giorni dell’anno stimolando l’interesse anche di nuove realtà commerciali, sia per il Comune, in termini di risparmio dei costi sui canoni di locazione attualmente sostenuti per gli uffici comunali e sulla partecipazione al capitale dell’ente pari al 33% dell’intero budget”. Numeri, rimasti soltanto numeri…..

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 17 Gennaio 2018

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