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Come fare per prenotare una risonanza magnetica, a Bari?

Liste d’attesa negli ospedali pugliesi, una disperazione. Sono giunte anche al coordinamento del vecchio Partito Repubblicano Italiano lamentele a catena riguardanti, in particolare, l’impossibilità di prenotare esami diagnostici a Risonanza Magnetica Nucleare in diversi presidi dell’Azienda Sanitaria Locale di Bari. In molti casi i cittadini hanno riportato persino l’impossibilità di conoscere la data in cui sarebbe stato possibile prenotare l’esame, che poi significa, in termini pratici, non sapere quando si avranno notizie certe sul proprio stato di salute, cioè il bene più importante riguardante una persona. Eppure per numerose Regioni è scattato da quasi un anno il piano nazionale per il controllo delle liste di attesa per visite mediche e prestazioni diagnostiche, con 4 classi di priorità definite da un accordo Stato-Regioni: quelle urgenti per le quali si prevede un tempo massimo di 72 ore; quelle indifferibili che vanno erogate entro 10 giorni; le visite mediche differibili entro 30 giorni e gli accertamenti diagnostici differibili entro 60 giorni. Gli obiettivi taglia-attese facevano parte, come si ricorderà, d’un piano nazionale per superare le odiose code negli ambulatori entrato in vigore alla fine del 2010. Ma il problema delle liste d’attesa è diventata una piaga in Puglia come altrove, dove all’urgenza si accoppia ancora l’emergenza, finendo per non garantire mai le vere priorità dei pazienti. Per questo nessuno è stato ancora capace in Puglia di varare un lavoro coordinato col miglior utilizzo dell’offerta, col coinvolgimento dei cittadini e del sistema dei call center regionali: basti vedere cosa sta succedendo da cinque anni a questa parte con ‘Edotto’, il grande piano dell’informatizzazione della sanità, costato ai contribuenti pugliesi ben 48 milioni di euro senza produrre nessun effetto pratico per evitare o mitigare le maledette liste d’attesa. E così il coordinatore cittadino del Pri, Fulvio Italo Maria Fucilli e il vicesegretario pugliese Peppino Calabrese hanno scritto una missiva ai vertici dell’Azienda Sanitaria Locale barese. Infatti lo stesso coordinamento conosce bene le problematiche di personale che la ASL BA sta affrontando ed i vincoli economici imposti dal piano di rientro, ma conosce altrettanto bene “…la disperazione che prende una persona bisognosa di cure che vede negato il suo diritto alla salute, come i malati oncologici”. Di qua l’appello al Signor Assessore, Signor Direttore Generale e Signor Direttore Sanitario dell’Asl di Bari, che prima di amministratori, sono medici. Ed è al medico che il Partito repubblicano guidato da Fucilli e Calabrese chiede di impegnarsi al massimo delle proprie possibilità per risolvere il problema delle liste di attesa. E’ al medico e non all’amministratore che chiedono a gran voce di promuovere ogni possibile azione finalizzata a garantire il diritto alla salute a tutti coloro che si rivolgono alla ASL per essere curati.

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Giugno 2012

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