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Comune di Bari, presentato il rendiconto di gestione del 2022

Presentato ieri dall’assessore al Bilancio, Alessandro D’Adamo, e dal direttore di Ragioneria, Giuseppe Ninni, il resoconto di gestione del Comune di Bari per l’anno di esercizio 2022. L’Ente – secondo quanto dichiarato dall’Amministrazione nel documento di presentazione – ha chiuso i conti del 2022 con una serie di risultati positivi. Vediamo quali. “Aumento del fondo di cassa finale, miglioramento del risultato di amministrazione, recupero integrale del disavanzo di amministrazione da riaccertamento straordinario, riscossione dei residui attivi, investimenti sul territorio, abbattimento dello stock di debito, recupero evasione, concorso agli obiettivi di finanza pubblica, rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale, rispetto dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti e riduzione del debito complessivo da transazioni commerciali”. La gestione finanziaria dell’esercizio in questione ha però dovuto fare i conti soprattutto con gli effetti causati dalla guerra in Ucraina, per cui nei conti del Comune nel 2022 si registra “un significativo rincaro dei costi energetici e il conseguente aumento dei prezzi degli appalti di forniture, servizi e lavori”.Una ripercussione finanziaria, a causa dei rincari dei prezzi e, quindi, di una conseguente riduzione del potere di acquisto di famiglie ed imprese si è verificata anche sulla capacità di fronteggiare tempestivamente gli obblighi tributari locali da parte di questi ultimi con il Comune ed i cui effetti si sono riversati “sul Bilancio comunale e sulla gestione finanziaria 2022, in termini di minori entrate e maggiori spese”, che però – a detta dell’Amministrazione – “sono stati fronteggiati con una oculata programmazione e politica tariffaria decisa per il 2022, e con la positiva partecipazione dello Stato attraverso specifiche misure di sostegno nei confronti dei cittadini ed imprese ma anche degli enti locali”. In sintesi il conto finale di gestione del 2022 presenta una disponibilità di cassa complessiva che “si attesta nella misura di oltre 343 milioni, con un incremento del 27% rispetto al 2021 (270 milioni), del 46% rispetto al 2020 (234 milioni), del 56% rispetto al 2019 (219 milioni), del 72% circa rispetto al 2018 (199 milioni)”. Per cui nel quinquennio 2018-2022 la liquidità del Comune di Bari – secondo i dati riferiti – è aumentata di oltre 144 milioni di euro. Il miglioramento complessivo del risultato di amministrazione – sempre secondo le informazioni riferite durante la conferenza di presentazione – sarebbe confermato anche da un altro indicatore fondamentale della sostenibilità finanziaria dell’ente comunale barese, “ovvero la consistenza finale dei residui attivi ed in particolare di quelli correnti derivanti da entrate tributarie ed extratributarie”. Infatti, nel rendiconto di gestione presentato ieri “la consistenza complessiva dei residui attivi finali 2022 si riduce rispetto al 2021 e mostra un andamento equilibrato, nonostante i perduranti effetti negativi derivanti dalla emergenza Covid-19 e dalla guerra in Ucraina”, che hanno caratterizzato il bilancio di esercizio che prossimamente sarà sottoposto al vaglio ed al voto dell’Assemblea cittadina. Ma vediamo più nei dettagli i residui attivi afferenti il Titolo I, ovvero relativi a crediti di natura tributaria, per i quali la consistenza finale, “anche per effetto dello stralcio a stato patrimoniale di quelli più vetusti, ha registrato un decremento rispetto a quelli finali 2021”, passando dai 156 milioni di Euro del 31/12/2021 ai 144 mln del 31/12/2022. La maggior parte di questi sarebbe ascritta ai crediti Tari, per il quali in analogia al 2021 la scadenza dell’ultima rata di pagamento del tributo è stata fissata a marzo 2022. L’andamento delle riscossioni 2022 da entrate tributarie in conto competenza e conto residui, pari a complessivi € 230 milioni, è aumentata leggermente rispetto al 2021 (+2%). Anche i residui attivi afferenti il Titolo III, ovvero relativi a crediti di natura extratributaria (proventi da servizi, da canoni, da sanzioni al codice della strada, ecc.), per effetto dello stralcio a stato patrimoniale di quelli più vetusti, registra un decremento rispetto al 2021, assestandosi al termine dell’esercizio 2022 sui 110 milioni circa di Euro. Tra questi, quelli più consistenti sono riferiti ai canoni di locazione alloggi e alle sanzioni al codice della strada per i quali, tuttavia, l’adeguata sterilizzazione operata con il Fondo crediti di dubbia esigibilità, assicura un costante e reale equilibrio anche in termini di cassa del Bilancio dell’Ente. Dalla lotta all’evasione 2022 è stato possibile accertare crediti per un importo pari a circa € 19 milioni, comprensivi di sanzioni e interessi, dei quali una ragguardevole percentuale (37%) già incassati nel corso nel corso dello stesso esercizio (circa 7 milioni). Invece, con riferimento alle spese d’investimento (OO.PP.), al termine dell’esercizio finanziario 2022 gli impegni registrati al Titolo II, ovvero le spese in conto capitale, ammontano ad € 37 milioni che, sommati a quelli relativi ad investimenti già avviati entro il 2022 e re-imputati in base al crono programma di spesa agli esercizi successivi pari ad € 73 milioni, forniscono la misura complessiva dei cantieri aperti a tutto il 31/12/2022 in tutta la città, raggiungono la quota di circa 110 milioni. A tali somme vanno aggiunti gli investimenti finanziati dal Pnrr ed altre misure statali ed europee, per i quali il Comune di Bari risulta ammesso a finanziamento. Per questi ultimi, nel corso del 2022, a fronte dei numerosi progetti ammessi a finanziamento, il Comune ha già incassato anticipazioni a titolo Pnrr per circa 45 mln di euro ed a titolo Pnc per oltre 11 mln di euro, che risultano somme vincolate, sia in termini di competenza che di cassa, nel risultato di amministrazione 2022 e già riprogrammate nel Bilancio di Previsione 2023/2025. Il debito del Comune al 31 dicembre 2022 è pari ad 84 milioni di euro, con una contenuta incidenza sui Bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi, tra le più basse in Italia, continuando a mostrare la massima inclinazione del Comune di Bari al rigoroso rispetto del principio di equità intergenerazionale. Sul fronte dei pagamenti, si evidenzia che durante l’esercizio finanziario 2022 risultano emessi ordinativi di pagamento per complessivi 427 milioni di euro, dei quali 344 milioni circa per spese correnti (di funzionamento) e 35 milioni circa per spese in conto capitale (investimenti-OO.PP). Le informazioni elaborate dagli uffici comunali sul bilancio di gestione comunale afferente al 2022 – ha spiegato l’assessore D’Adamo – danno “un quadro complessivo più che soddisfacente della situazione finanziaria del Comune di Bari e consentono di trarre positivi auspici per affrontare con forza e determinazione la gestione del Bilancio di Previsione 2023/2025, con il quale continueremo a mantenere alta la quantità e qualità dei servizi, oltre che la misura degli investimenti, a beneficio della collettività amministrata”. Ciò che forse sarebbe interessante sapere per i cittadini è se il rendiconto di gestione del 2022 è in linea con gli obiettivi previsionali o se invece ci sono stati degli scostamenti ed a quanto eventualmente ammontano. Perché – come è noto – alla fine a pagarne il conto è sempre “Pantalone”.

 Giuseppe Palella


Pubblicato il 28 Aprile 2023

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