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Comunali baresi, nel centrosinistra aspettano Decaro come Godot

Tutti aspettano con ansia nel centrosinistra barese la decisione di Antonio Decaro, che nelle prossime ore dovrebbe dichiarare se intende candidarsi o meno alla prossime amministrative, per tentare di succedere a Michele Emiliano sulla poltrona di Primo cittadino a Bari. Una decisione che Decaro avrebbe dovuto comunicare già da tempo, ma che invece tarda ad arrivare anche ora, nonostante non abbia più il problema del procedimento giudiziario in cui era stato coinvolto, poiché lo scorso 30 dicembre è stato assolto per aver commesso il fatto addebitatogli dalla Procura barese. A questo punto è evidente che le remore e la titubanza di Decaro a sciogliere la riserva, accettando la candidatura a sindaco, non dipendevano solo dall’alea del processo, ma i veri timori sono sicuramente altri. Timori che, però, il consulente al Traffico di Emiliano ed ex capogruppo del Pd alla Regione non ha mai esternato, né chiarito pubblicamente, perché finora si è solo limitato a dire che i motivi della sua riserva non erano dovuto all’attesa della conclusione del processo giudiziario che lo riguardava. E ciò fa sorgere il sospetto che il neodeputato barese del Pd non sia affatto convinto che la sua candidatura possa far vincere facilmente e sicuramente il centrosinistra alle prossime amministrative baresi. “Anzi – sostiene qualche bene informato di politica locale – l’unico dato certo per il centrosinistra barese è che la candidatura di Decaro risulterebbe da alcuni sondaggi quella meno disastrosa per la coalizione politica che sostiene il sindaco uscente. E qualsiasi altro nome potrebbe far perdere rovinosamente il centrosinistra a Bari alle amministrative di fine maggio prossimo, per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del nuovo sindaco”. Risultanze di sondaggi che probabilmente potrebbero essere ben note anche allo stesso Decaro, che evidentemente non intende affatto affrontare una campagna elettorale amministrativa dall’esito estremamente incerto e le cui conseguenze, in caso di sconfitta, potrebbero incidere assai negativamente sulla carriera politica futura del giovane neo parlamentare barese del Pd. Quindi, non è da escludere che Decaro voglia sfilarsi dalla corsa per la candidatura a sindaco. E se proprio dovesse essere costretto, il neo parlamentare vorrebbe forse che l’investitura avvenga all’unanimità all’interno del suo partito, il Pd, e condivisa da tutte le altre forze della coalizione presenti nell’attuale maggioranza di centrosinistra. Pertanto Decaro potrebbe essere forse in attesa di conoscere se il neosegretario nazionale del Pd, Matteo Renzi, che di recente lo ha anche portato al seguito nella direzione del partito, intende seriamente fare di lui un esponente di peso del Pd pugliese, valorizzandone la figura politica a livello romano, oppure metterlo soltanto in campo per le prossime amministrative baresi, ben sapendo che la situazione politica di Bari è difficile da affrontare per il centrosinistra, dopo un decennio ininterrotto di gestione Emiliano, poiché il candidato chiamato a succedere al sindaco uscente potrebbe subire in modo incolpevole tutte le ripercussioni negative elettorali, ma anche politiche, provocate dall’Amministrazione comunale in carica. Infatti, un’eventuale candidatura a sindaco di Decaro senza paracadute, come suole dirsi tra gli addetti ai lavori, potrebbe segnare uno stop alle future aspirazioni politiche del giovane parlamentare barese del Pd, che potrebbe essere pesantemente segnato da una eventuale non riuscita nell’obiettivo di succedere ad Emiliano nella guida di Palazzo di Città. Da ciò che deciderà Decaro, quindi, si capirà che aria spira nella coalizione di centrosinistra a Bari per le prossime amministrative. Un’aria che, da come si sta comportando il sindaco uscente, già ora sembra abbastanza pesante. Infatti, a dominare lo scenario politico per le prossime amministrative, soprattutto nella coalizione di centrosinistra, pare che sia lo stesso sindaco uscente, che pur non dovendo essere più lui il candidato alla poltrona di sindaco, non intende tuttavia rinunciare in alcun modo alla possibilità di scegliersi il successore su quella poltrona. Quasi a voler perpetuare la propria presenza ed il suo attuale potere al Comune attraverso un candidato che sia sua emanazione diretta, oltre che personaggio a lui fedele. E ciò per Decaro potrebbe essere un ulteriore handicap elettorale, poiché potrebbe essere visto dai baresi come la protesi di Emiliano per le imminenti amministrative. Ed in molti già si chiedono, come ha fatto di recente con una nota il consigliere regionale Nino Marmo (Pdl), perché mai il sindaco Emiliano appare terrorizzato dall’idea che il suo successore a Palazzo di Città possa non essere un esponente legato politicamente a lui o, peggio, non della sua coalizione? Un interrogativo, questo, che induce a sospetti e maldicenze che andrebbero sicuramente approfondite. E su cui non sarebbe forse male fare chiarezza quanto prima e fino in fondo. Ma non solo politicamente.     

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 9 Gennaio 2014

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