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Comunali del 2019, Il Pd barese vorrebbe scommettere ancora su Decaro

Per le amministrative baresi del prossimo anno, il Pd cittadino vorrebbe scommettere ancora sul nome del sindaco in carica, Antonio Decaro, per tentare di far tornare a vincere il centrosinistra locale. Questo, in sintesi, è quanto sarebbe emerso qualche giorno fa durante un’assemblea degli iscritti baresi al Pdfinalizzata ad individuare le strategie di una campagna elettorale che, alla luce di quanto è successo alle politiche dello scorso marzo e del mutato scenario politico nazionale, si prospetta alquanto complicata e difficile per la coalizione di centrosinistra risultata vincente con il nome di Decaro alle ultime elezioni comunali del 2014. Il ragionamento dei Dem baresi che vorrebbero ancora Decaro in campo alle amministrative del 2019 per una riconferma è che tra elezioni politiche e amministrative vi è una sostanziale differenza, in quanto le logiche che sottendono a queste due consultazioni sono quasi completamente differenti, in quanto alle politiche l’elettorato è fortemente influenzato da fattori nazionali, mentre alle amministrative le logiche di scelta del voto per gli elettori sono di tutt’altra natura. Ed a conferma di ciò si pensa forse alle precedenti amministrative baresi, dove il centrosinistra, con Emiliano prima e Decaro ultimamente, ha vinto nonostante le eclatanti affermazioni anche a livello barese del centrodestra, e nel 2013 anche del M5S, alle politiche svoltesi appena qualche anno prima delle comunali. A questo dato , poi, si aggiunge evidentemente anche la convinzione che la popolarità dell’attuale Primo cittadino, che – da non dimenticare –  dall’autunno del 2016 è anche presidente dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani), possa fare anche da volano in una campagna elettorale dove la notorietà del nome del candidato sindaco è in sé un vantaggio notevole per la coalizione di liste che lo sostiene. Infatti, tale posizione di vantaggio, secondo i militanti Dem dei circoli baresi,  Decaro sarebbe anche favorito nella prossima campagna elettorale per essere già sul territorio cittadino il naturale e concreto “trait d’union” con parrocchie, associazioni e comitati civici presenti a Bari e nelle periferie. Fin qui gli elementi che suggerirebbero al centrosinistra la ricandidatura di Decaro a sindaco alle amministrative del prossimo. Però, il panorama politico cittadino è ben diverso da quello del 2014 e di altre precedenti amministrative, quando il Pd era al governo del Paese o, se all’opposizione come nel 2009, era comunque una forza politica di ben altra consistenza elettorale rispetto a quella ottenuta alle ultime politiche. Ma ciò che potrebbe ancor di più mettere in discussione la possibilità di riconferma di Decaro alle prossime amministrative del 2019 è invece la situazione complessiva delle alleanze all’interno del centrosinistra barese che nel 2014 ha portato Decaro a conquistare la guida del Palazzo di corso Vittorio Emanuele. Infatti, da tempo i malumori che serpeggiano all’interno delle altre forze politiche partner del Primo cittadino barese nella guida della città lasciano presumere ad un possibile desiderio di ricambio del nome alla prossima corsa elettorale per la guida del Comune. Non a caso, ha rilevato un addetto della politica cittadina, alcuni consiglieri comunali, che nel 2014 furono eletti in liste che sostenevano Decaro, già da tempo hanno abbandonato la maggioranza che lo sostiene nell’aula “Dalfino”, come ad esempio il consigliere Michele Caradonna, eletto con la civica “ Decaro sindaco” e ora finito nelle fila del centrodestra con il gruppo consiliare di “Fratelli d’Italia”, o del consigliere Pasquale Di Rella, tra i più suffragati del Pd sia nel 2009 che nel 2014 ed ora, invece, promotore lui stesso di liste civiche “anti-Decaro” per le prossime amministrative. E’ vero pure, però, che ci sono stati alcuni consiglieri eletti nel 2014 nelle file dell’opposizione di centrodestra che in questi quattro anni si sono affiancati a Decaro, passando con il centrosinistra. Ma di questi esponenti – secondo quanto rilevano alcuni bene informati della politica cittadina – è difficile quantificare preventivamente il travaso di voti che alle prossime comunali porterebbero a sostegno di un sindaco, come Decaro, che ha già deluso fette consistenti di elettorato tradizionale di sinistra o centrosinistra, come è quello che in più occasioni ha votato per l’ex presidente del Consiglio comunale, Di Rella. Infatti, la delusione maggiore nei confronti del sindaco Decaro alberga non solo in tanti comuni cittadini che la scorsa volta lo hanno sostenuto con il proprio voto, ma soprattutto nei “grandi elettori” della politica, della società civile e del mondo economico-imprenditoriale barese che in passato ne ha accompagnato le sorti con indispensabili ed adeguati, oltre che sostanziosi sostegni. E financo tra le fila dei “boiardi” della burocrazia comunale e metropolitana barese – stante ad alcune indiscrezioni provenienti da quegli stessi ambienti – le quotazioni non solo politiche nei confronti del primo cittadino comunale e metropolitano barese sarebbero pesantemente in ribasso. Ma una conferma, o smentita, o meglio ancora un’ardua “sentenza”, come avrebbe potuto affermare un noto e sommo Poeta nazionale di metà ’800, l’avremo alle prossime amministrative.

 

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 7 Giugno 2018

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