Cronaca

Comune, quelle fibrillazioni nella maggioranza che non preoccupano Decaro

Al Comune di Bari un nutrito gruppo di consiglieri di maggioranza che nell’aula “Dalfino” sostengono l’amministrazione Decaro non sono più disposti a subire lo snobismo del Primo cittadino che, benché da più parti e più volte sollecitato ad un maggior coinvolgimento nelle scelte amministrative di coloro che gli garantiscono l’approvazione degli atti fondamentali per il governo della città, continua a nicchiare ed a tirare dritto per la sua strada. E ciò anche quando, come sta accadendo già da parecchi mesi, la strada da percorrere per l’amministrazione Decaro è in salita, atteso che i baresi che si lamentano per il crescendo di disfunzioni nei servizi di competenza comunale, a fronte di una pressione fiscale locale tra le più alte d’Italia, e per tante altre situazioni negative di carattere generale, che stanno facendo sprofondare Bari agli ultimi posti delle classifiche nazionali per vivibilità del territorio e qualità della vita nel capoluogo. Infatti, al Comune di Bari che le cose non vanno come dovrebbero è sotto gli occhi di tutti, tanto che – come si ricorderà – lo scorso mese di Novembre fu il presidente del consiglio comunale, Pasquale Di Rella (Pd), a denunciare, dimettendosi (anche se poi ci ha ripensato), alcune delle situazioni di scollamento tra l’esecutivo guidato dal sindaco, Antonio Decaro (Pd), e l’Assemblea cittadina, nel cui interno dovrebbe esserci una maggioranza politica coesa di consiglieri che, con il loro voto favorevole, di volta in volta assicurano l’azione amministrativa del sindaco e della sua giunta. Sta di fatto, però, che all’interno del quadro politico cittadino di maggioranza già da tempo si sono verificate fibrillazioni nei diversi gruppi consiliari, al punto che finora le migrazioni da un gruppo politico all’altro nelle fila della maggioranza sono state diverse. E se ancora non c’è stata formalmente una crisi politica all’interno della coalizione che sostiene il sindaco Decaro, ciò è dovuto verosimilmente al trasformismo politico di alcuni consiglieri di opposizione che, eletti nel 2014 nelle fila del centrodestra, sono poi passati in maggioranza con il centrosinistra, creando così un fronte di sostegno al Primo cittadino ancor più ampio di quello originario, uscito dalle urne nel 2014. Nonostante ciò, talvolta la situazione di precarietà della maggioranza in aula è fin troppo evidente, tanto che in diverse sedute la maggioranza è riuscito ad approvare alcuni provvedimenti solo grazie al fatto che taluni consiglieri di opposizione, con la loro permanenza in aula, hanno garantito la persistenza del numero legale e, quindi, impedito lo scioglimento dell’assise assembleare. Ed il gruppo di opposizione che in un certo qual modo, in più occasioni, ha fatto finora da “ruota di scorta” a Decaro, è quello di Ncd-Area popolare. Infatti, come è accaduto ultimamente la scorsa settimana, i tre esponenti dell’ opposizione di Ncd-Ap, con la loro permanenza in aula, hanno consentito al sindaco di ottenere l’approvazione di talune delibere consiliari che diversamente sarebbero state rimandate per mancanza di numero legale o, addirittura, bocciate, qualora in sedute successive alcuni consiglieri di maggioranza avessero deciso di unire il proprio voto a quello contrario delle opposizioni. Però, tale situazione politica al Comune di Bari non potrà dura di certo a lungo, sia perché all’interno della maggioranza ben presto altri consiglieri potrebbero entrare in fibrillazione, e quindi il “soccorso” dei tre consiglieri di Ncd-Ap potrebbe non essere più sufficiente per la tenuta del numero legale in aula, sia soprattutto perché i “nodi” di una giunta che fa acqua su diversi fronti stanno venendo al pettine in numero sempre più cospicuo. E tali “nodi”, man mano che l’amministrazione Decaro procede verso la scadenza di mandato, nella primavera del 2019, diventano più difficili da sciogliere. Per cui se non fossero dipanati in tempo, alla fine, potrebbero finire per ingarbugliarsi ancor di più e segnare in maniera inesorabile il declino politico dell’amministrazione Decaro. Declino che sicuramente nessun gruppo consiliare dell’attuale maggioranza sarebbe desideroso di condividere, per cui il sindaco Decaro, prima o poi, si vedrà costretto ad effettuare un “reset” della sua giunta. A meno che Decaro non spera ancora di poter ottenere una candidatura sicura alle prossime elezioni politiche e, quindi, di uscire di scena al Comune al massimo entro un anno. Allora, se così fosse effettivamente, continuerà a nicchiare sulla situazione politica della sua maggioranza consiliare e tirerà ancora a campare. Ma con l’aria politica che tira, soprattutto all’interno del suo partito, il Pd, è davvero difficile pensare che le vincite alla lotteria della politica possano essere bloccate o le estrazioni abolite. Infatti, forse solo il sindaco Decaro non lo sa ancora che “la ruota della fortuna” anche in politica gira e quasi mai si ferma sulle stesse posizioni, o su posizioni sempre vincenti. E nel Pd – come è noto – quella “ruota” è già in movimento.    

 

Giuseppe Palella       


Pubblicato il 29 Dicembre 2016

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