Cronaca

Decaro “minaccia” i baresi di ricandidarsi…

 

Signore pietà, miserere nobis. Una notizia da invocazione eucaristica: Antonio Decaro intende ricandidarsi  per il secondo mandato come  Sindaco di Bari. Una penitenza necessaria per una parte non esigua di baresi che aspirano alla redenzione? Altri lunghi sette anni della sua augusta presenza e poi i cittadini, senza pratiche ascetiche e meditazioni trascendentali , riusciranno a parlare agli animali e a guarire gli infermi, visto ciò che hanno già sopportato soprattutto nelle ultime settimane. Il primo cittadino barese ha rilasciato una lunga intervista ad un importante quotidiano locale tracciando un bilancio dei suoi primi tre anni di mandato, tralasciando però, a nostro sindacalissimo parere,  gli aspetti più spinosi della  amministrazione della città,quali  il degrado morale, economico  e sociale che la pervadono ed ai quali  lui non ha saputo dare una soluzione. Le tasse locali , ad esempio, non sono state minimamente menzionate da Decaro eppure la stangata della super Tasi con l’aliquota al 3,3  per mille , fra le più alte applicate  in Italia, i cittadini la ricordano ancora. Per non parlare  , ancora,   della salatissima Tari, la tassa sui rifiuti rincarata oltre ogni dolore, un altro corposo esborso di denaro per le famiglie baresi a fronte di un servizio alle volte ai limiti del terzo mondo. Come dimenticare, infine, la chicca dell’aumento della luce dei lumini cimiteriali  per un de…caro estinto che ha fatto indignare i cittadini? Bari, è giusto ricordarlo anche all’esimio sindaco, è fra le città più tartassate della penisola, e la cosa finalmente, dopo averla denunciata tante volte dalle colonne di questo giornale, è oggetto di dibattito in aula consiliare,nella quale qualche consigliere di opposizione (era ora) lo rimarca periodicamente. L’egregio primo cittadino, protagonista del succitato salasso,  ha forse  preferito rimuovere anche dalla coscienza oltre che dalla sua memoria  questa macchia? E dei commercianti  alla canna del gas come mai, non ha fatto minimamente cenno? Che dire, inoltre ,delle periferie degradate ed abbandonate,nelle quali  i servizi, anche quelli più essenziali, sono una chimera?  Siamo sicuri , però,che nell’arco del  secondo mandato di Decaro  ogni emergenza sarà risolta egregiamente. Perchè il caro sindaco, dalla facile lacrima sul viso, non ha minimamente menzionato nel corso dell’intervista il grandissimo problema dell’ordine pubblico in città, con la dozzina di agguerriti clan che sparano anche tra la gente per contendersi porzioni di territorio e lucrosi interessi, droga in primis? Perchè il primo cittadino barese non ha spiegato ai lettori ed ai bravi colleghi  la ragione della mancata applicazione del decreto Minniti sulla sicurezza urbana, che prevede il Daspo amministrativo per spacciatori, prostitute e posteggiatori abusivi, legge per giunta da lui proposta in qualità di presidente dell’Anci? Se ,ad esempio ,il provvedimento  fosse stato applicato qualche automobilista non sarebbe stato brutalmente aggredito dai parcheggiatori abusivi, così come è accaduto recentemente ed avviene purtroppo ciclicamente. Almeno, e di questo bisogna dargli atto, il Sindaco non ha ammorbato l’esistenza sulla  ormai arcinota “rete sociale” per salvare le prostitute dal loro tragico destino di sfruttamento. Proprio lui ,che come tante volte ribadito, non ha mosso neppure un’unghia per debellare l’indecente fenomeno esteso in tutti  i rioni periferici cittadini, complanari di Japigia comprese. Su questo  mercimonio Decaro, invece di  lacrimare come un vitello, cosa che fa in altre circostanze, dovrebbe avere almeno la decenza di tacere insieme ad altri soggetti istituzionali complici di tanta inerzia e forse inettitudine. Stranamente ha ignorato ,infine, sempre nell’ambito delle succitate dichiarazioni, il suo nuovo credo ecologista o pseudo tale,  che da santone della filosofia della mobilità alternativa ultimamente va propagandando  urbi et orbi, chiudendo strade e lungomare ,desiderando inculcare nei cittadini  la convinzione circa la bellezza di andare a piedi o in bicicletta . ” Bari puzza ed è sporca”: i baresi ricorderanno queste sue esternazioni di un paio di estati fa, quando destatosi da un lungo torpore e sceso dalla sua candida montagna di sapone , Decaro si accorse ,dopo che la cosa veniva denunciata da tempo dagli organi di informazione locali, che la pulizia in città da parte dell’ Amiu, lasciava alquanto a desiderare, ed in più di una occasione strigliò i vertici dell’azienda ,salvo ora ringraziare il presidente uscente Gianfranco Grandaliano, destinato ad altro prestigioso incarico, ” per l’impegno e la dedizione con cui fino ad oggi ha guidato l’azienda”. Per la serie : coerenti si nasce. Parlando di Amiu cogliamo   l’occasione per fare gli auguri di buon lavoro al neo presidente Sabino Persichella, con la speranza che almeno  sotto la sua direzione finisca una volta per tutte l’invasione “aliena” della moltitudine di cassonetti che da anni invadono ogni anfratto cittadino, tra le proteste dei  disabili, dei motociclisti , degli automobilisti e dei cittadini comuni . Un’altra curiosità, però, ci assale:  che fine ha fatto la dolce creatura decariana ,ovvero la   tanto osannata “Bari per bene” ? Possibile che il sindaco l’abbia abbandonata ,non degnandola più di attenzione?  Sarà forse stato un fiasco totale? Il mistero si infittisce.  Fin qui solo uno stringato e incompleto pro memoria delle “inadempienze” del sindaco di Bari, elenco  che sarebbe giusto ricordagli in prossimità della scadenza del mandato elettorale (si voterà nel 2019), pur nella convinzione che fino a quella data si allungherà certamente  l’ elenco delle doglianze. Decaro sarà rivotato? Ovviamente si ,data anche la totale insussistenza della contro parte che presenterà un candidato di facciata che non impensierirà minimamente l’ingegnere prestato generosamente dall’Anas alla politica . Ora che ha   riscoperto il “panem et circenses”  di Giovenale memoria, per lui la riconferma sarà una passeggiata di salute , per dirla alla romana. I baresi si tranquillizzino:in sette anni avranno modo di apprezzare  in toto il suo acume politico amministrativo. Male che vada ,dopo tutte le corse e le biciclettate a cui saranno sottoposti, alcuni cittadini in perfetta forma fisica , correranno come levrieri e saranno l’orgoglio di Bari alla maratona di New York.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 13 Giugno 2017

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