Cultura e Spettacoli

Del senno d’Orlando e d’altre cose

Secondo la tecnica ereditata dal romanzo medievale, L’Orlando Furioso, il celebre poema di Ludovico Ariosto, si presenta come un sapiente intreccio di distinti fili narrativi, ognuno dei quali è legato alle vicende dei numerosi personaggi. Il che non ne rende facile la lettura. S’immaginino le difficoltà, allora, di un regista teatrale che voglia portare in scena questo poema. Riassumere, cioè comprimere non avrebbe senso, data la vastità dell’opera, la ricchezza dell’ordito e la quantità di episodi. L’unica è procedere ad una selezione di schegge e raccordare queste. E’ quanto ha fatto Maurizio Stammati, un cui spettacolo, messo in essere dalla compagnia Bertolt Brecht di Formia, è stato in cartellone al Nuovo Abeliano domenica scorsa nell’ambito della rassegna ‘A teatro con mamma e papà’. Pensato per un pubblico dai sei anni in su, ‘La fantastica storia dell’Orlando Furioso’ si presenta nelle forme del teatro nel teatro : Una compagnia di teatranti girovaghi arriva in pompa magna in una piazza immaginaria e comincia a sistemare le cose in vista dell’imminente messinscena. Bozzetti e gag intervallano e congiungono alcuni dei quadri più importanti (l’isola di Alcina, la battaglia di Parigi, la follia di Orlando…) ; la selezione e l’adattamento recano la firma dello stesso Stammati e del sodale di scena Pompeo Perrone. L’insieme ha il colore della prova generale, che tutti affrontano con entusiasmo e generosità. La larghezza dei mezzi impiegati appaga l’occhio ; le scene sono di Antonio Mastantuono. Apprezzabile anche il lavoro di Antonio Palmiero che si occupa di effetti speciali, disegno luci e musiche (che talora peccano di ridondanti acuti epici). Peccato che l’equilibrio delle parti lasci a desiderare. E le modalità adottate per spezzare e riannodare il racconto tolgono a questo fluidità. Buona comunque l’accoglienza che l’affollata platea ha riservato a questa produzione    . Erano in scena : Maurizio Stammati, Dilva Foddai, Chiara Di Macco, Serina Stamegna, Antonella Spirito, Antonio Pernarella, Pompeo Perrone e Chiara Ruggeri. – Prossimo appuntamento di rassegna, domenica 5 gennaio alle 18:00, con una delle più note fiabe musicali della storia, quel ‘Pierino e il lupo’ che Sergej Prokofiev composenel 1936 dopo il suo ritorno in Unione Sovietica. L’opera, pensata per un narratore e un’orchestra sinfonica, è qui ridotta in chiave jazz. ‘Pierino e il lupo in jazz’, è infatti uno spettacolo che vede in scena Silvana Kunz nella doppia veste di cantante e voce narrante e un complesso jazz di cinque musicisti diretti da Ettore Fioravanti.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 5 Dicembre 2019

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