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Elettrodotti a Loseto: la paura è ancora nell’aria con l’elettrosmog

Gli elettrodotti che attraversano il quartiere di Loseto a Bari rappresentano un pericolo reale, molto reale per la salute dei residenti e occorre interrarli. Dopo avere raccolto evidenze scientifiche e prove strumentali della concretezza di questo rischio per numerosi abitanti del quartiere, il Comitato spontaneo “Progetto LOSETO” ha da tempo deciso di condurre diverse operazioni per la sensibilizzazione della popolazione cittadina sulla questione, spesso anche nella piazza di fronte alla Chiesa di San Ferdinando. Gli abitanti di Loseto, da diverso tempo ma senza risultati apprezzabili bisogna dirlo, purtroppo, chiedono che il Comune si pronunci sulla petizione già presentata circa un paio di anni fa e precisamente il 25 novembre 2015. Una petizione rimasta inspiegabilmente nei cassetti, barbaramente ignorata da chi fa della trasparenza una delle bandiere distintive della propria amministrazione. Trascurando, nonostante le promesse di questa e delle precedenti amministrazioni civiche, non soltanto la doverosa sensibilità su argomenti che coinvolgono la salute pubblica come il serio pericolo elettrosmog, ma anche ogni previsione regolamentare che impone risposte in tempi ben precisi, ed oramai trascorsi da tempo. I campi magnetici emessi dai tralicci –a differenza di quelli elettrici – non possono essere schermati e, secondo studi scientifici attestati dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, qualora superino alcuni valori di soglia di intensità, così come avviene proprio per alcune abitazioni in Loseto, peraltro di edilizia popolare, comportano un incremento significativo del rischio di leucemie infantili ed altre gravi malattie. E a Bari, cosa sta accadendo? Da anni, in particolare la cittadinanza di Loseto ed oggi per il tramite del comitato spontaneo “Progetto Loseto” è attiva per ottenere l’interramento dei tralicci, preoccupati della crescita delle malattie oncologiche e metaboliche nella zona, ma nessuno ascolto da parte delle istituzioni ha mai avuto seguito. Per raggiungere questo obiettivo, fino ad oggi il comitato ha raccolto oltre 1000 firme ed ha inviato al Sindaco la petizione popolare per l’interramento degli elettrodotti, che avrebbe dovuto essere esaminata entro Natale. Prima di intraprendere una battaglia legale, inevitabile in caso di mancato accoglimento dell’istanza, il comitato ritiene importante un coinvolgimento anche delle istituzioni. Che avrebbero il dovere di ascoltare i bisogni dei cittadini ed in particolare di quelli più deboli ed in difficoltà, come hanno detto e ripetuto in tandem prima Michele Emiliano e la sua compianta assessora all’Ambiente Maria Maugeri, e dopo il successore Decaro. Risposte concrete zero, anche se bisogna dire che qualche mese fa il sindaco si è recato nel quartiere per incontrare i residenti, impegnandosi ad avviare uno studio di fattibilità per valutare possibili soluzioni. Proprio per questo continua la battaglia di cittadini e comitati dell’ex frazione per la difesa dell’ambiente e, soprattutto, della salute.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 19 Ottobre 2016

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