Cronaca

“Emergenza tartarughe cannibali nello stagno del parco 2 giugno”

Non bastavano i vandali e le incursioni nella ludoteca, nell’unico grande polmone verde cittadino. Adesso il WWF di Bari scende in campo innanzitutto per rinnovare la sua più totale contrarietà alla manifestazione “Rettili dal Mondo 2014” che s’è tenuta proprio a Bari l’altra mattina, domenica 27 Aprile e che aveva come finalità l’esposizione, la vendita e il baratto specializzato di rettili, anfibi, pesci, insetti, piccoli mammiferi e piante. Oltre ad essere contrari a questo tipo di mercificazione di esseri viventi, il motivo cardine che destava maggior preoccupazione negli animalisti baresi è la provenienza “esotica” della maggior parte delle specie animali e vegetali presenti in questo tipo di evento. Le specie esotiche (o aliene), sono specie che hanno un’origine esterna rispetto all’ambiente nel quale l’uomo le introduce (volontariamente, e nella maggior parte dei casi a scopo commerciale o decorativo, oppure involontariamente tramite i viaggi). Alcune specie aliene possono non sopravvivere, sopravvivere solo in cattività con l’aiuto dell’uomo, oppure adattarsi in maniera eccellente al nuovo habitat. In questo caso prosperano e si riproducono entrando in competizione con le specie del luogo (o autoctone). Se la convivenza si fa eccessiva spesso ne risentono queste ultime, soccombendo. Infatti, tali specie, sia animali che vegetali, provengono da ecosistemi radicalmente diversi dal nostro e, se immesse nel nostro territorio sia per colpa sia per dolo, magari perché non più di nostro gradimento o perché non più in grado di prendercene cura, ne andrebbero ad alterare irreparabilmente il già fragilissimo equilibri, fino alle estreme conseguenze come è avvenuto il mese scorso dove sono state notate presso lo stagno del Parco 2 Giugno delle tartarughe abbandonate della specie “Trachemys scripta”, Esemplari che, per mancanza di cibo, si sono trasformate per forza in tartarughe “cannibali”. Potrebbe sembrare adesso un processo alle intenzioni, ma l’associazione Wwf è, ormai da troppo tempo, testimone del recupero di numerosi esemplari di specie esotiche che vengono abbandonate in luoghi non idonei, recuperate da attivisti o cittadini. E solo successivamente consegnate in strutture che, loro malgrado, non sempre hanno i mezzi per accudirle in modo adeguato. Altro aspetto inquietante è rappresentato dal sistema di “produzione e distribuzione” (termini barbari quando applicati a degli esseri viventi) che sta dietro ad iniziative del genere. È inimmaginabile lo stress che subiscono questi animali durante il trasporto o all’interno degli allevamenti. Ecco spiegato il motivo per cui il WWF della Città di Bari invita a non partecipare a iniziative come la mostra dei rettili dell’altro giorno, magari dandosi da fare <<….per contribuire a far nascere nei propri parenti, amici e conoscenti la consapevolezza che una nostra azione, seppur all'apparenza innocua, può celare sofferenze e contribuire a causare danni irreparabili. Invitiamo inoltre, l’amministrazione del Comune di Bari a porre rimedio alla grave situazione che si sta verificando nel parco, trovando un’adeguata sistemazione per gli esemplari “alieni” in competizione con le specie autoctone, e a vigilare affinché situazioni del genere non si verifichino nuovamente>>. Chissà se gli uffici municipali, specie quelli preposti alla tutela del verde pubblico, saranno capaci di raccogliere quest’altro Sos di natura ambientale… 

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 29 Aprile 2014

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