Sport

Folorunsho: “Non vedevo l’ora di tornare, ora lo sprint finale”

Il giocatore biancorosso ha promesso battaglia e punta anche a superare il suo record di gol

Un Bari con così tanto cuore e perseveranza lo si era assistito già nella scorsa trionfante stagione ma con il rientro di Michael Folorunsho ha aggiunto fisicità, potenza e qualità con quei strappi che tagliano in due le difese avversarie. Ventiquattro presenze, sette gol e due assist e quattro cartellini gialli, nella partita precedente subentrato a gara in corso con il Benevento aveva anche segnato nell’ultima non ha fatto gol, ma ha fatto sentire i suoi muscoli e dato il cosiddetto “battistrada” che si suole dire nel gergo della Formula Uno e corse di MotoGp agli avversari. Ieri, Folorunsho nel giorno del 44esimo compleanno del direttore sportivo Ciro Polito, stratega del calciomercato biancorosso, è tornato a parlare dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per sette partite e lo ha fatto un po’ come in campo, con quella grinta e grande determinazione che lo contraddistingue, bravo non solo sul rettangolo di gioco ma anche fuori: “È bello, avevo voglia tanta di tornare per dare una mano alla squadra e di riscattare il mio lungo periodo di assenza. Sono molto contento per me e per la squadra. Ho lavorato per cercare di tornare più in forma possibile. L’infortunio non è del tutto risolto, ma avevo troppa voglia di esserci. In estate continuerò a curarmi per risolvere il problema”. Problema non risolto ma rinviato ma il ragazzo è a disposizione. Se è tempo già di un possibile salto in A il ragazzo ha risposto con schiettezza che lo contraddistingue: “Per ogni calciatore ci sono tempi che vanno rispettati. È giusta fare la gavetta. Ora mi sento più pronto degli anni scorsi. Facendo esperienza e giocando tante partite. Questo aiuta a crescere e mi sento pronto per il salto”. Sul suo contributo prezioso alla squadra: “Ogni calciatore ha piacere di sentirsi protagonisti. La squadra anche nei momenti difficili ha portato a casa punti. Sappiamo che se dovessi mancare abbiamo gente pronta e molto forte per giocare. Prima viene il gruppo, poi i singoli”. Il gruppo prima del singolo, la mentalità che ha impartito la guida tecnica, Michele Mignani. Ed a proposito della “vision” sul suo ruolo in cui il tecnico biancorosso lo ha spostato più avanti, il giocatore ha risposto: “Contro il Sudtirol la richiesta era di far girare la palla e attendere il momento giusto per affondare. Per questo mi abbassavo per trovare spazio. A prescindere dal ruolo io cerco sempre di farmi trovare pronto e di mettermi a disposizione della squadra”. Un bari che è cresciuto e nel girone di ritorno ha realizzato ventisei punti contro i ventuno dell’andata: “Penso che già dalla prima gara di Coppa Italia si era visto che il gruppo stesse cercando di costruire qualcosa di importante. Siamo sempre stati in alto. Fa piacere di giocarsi ora qualcosa di così importante a sei gare dalla fine. Proveremo a dare il massimo fino alla fine”. Tra l’altro il C.T. Roberto mancini lo ha convocato anche per uno stage in azzurro ma lui ha salto per infortunio: “È dispiaciuto tanto saltare lo stage azzurro, cercherò di farmi trovare pronto se dovesse arriverà un’altra chiamata. Penso a fare bene con il Bari e a dare il massimo”. Sul tiro dalla distanza che ha dimostrato essere una sua peculiarità: “Fin da quando sono piccolo mi piace tirare dalla distanza. Appena posso ci provo, perché è una mia caratteristica”. Una classifica che arride ai pugliesi; “Penso che sia giusto guardare in avanti. Bisogna sempre cercare di migliorare. Prima di tutto bisogna affrontare il Como. Bisogna guardare partita dopo partita. Siamo a fine campionato e sappiamo che ogni gara può pesare tanto. Non vediamo l’ora che arrivi sabato per fare un’altra prestazione importante”. E’ tornato al Bari su forte spinta del diesse biancorosso Ciro Polito che lo ha convinto, Folo ha svelato: “Polito mi ha chiamato in estate e si è visto che fosse un uomo vero e di parola. Ciò che pensa lo dice in faccia, come piace a me. C’è stato subito il giusto feeling. Avevo tanta voglia di tornare qui, per motivi che conoscete”. Curiosità sulla festa a Bolzano insieme ai suoi compagni; “È stata una festa collettiva. Ognuno di noi ha dato il massimo. Ci siamo divertiti”. Meno estetica e pi sostanza è il leit motiv del Bari di questo girone di ritorno: “Adesso contro chiunque si dà il massimo. Le partite sono più tirate. Se viene meno il bel gioco conta poco. Ciò che importa sono i tre punti e basta. Ci metterei la firma per continuare così. Siamo consapevoli di essere una grande squadra”. Non è un caso che sabato scorso Eziolino Capuano, insultato da chi non capisce nulla di calcio abbia impartito una lezione di calcio al Pescara di Zeman. Le gare si vincono con un gol di più, o uno in meno subito. Sul record personale di gol di Folorunsho, fermatosi a sette con la Virtus Francavilla e Reggina e sette ancora a Bari in questa stagione e sulla sua fisicità e sul compagno di squadra ed ora anche di reparto, Ceter: “Sarebbe ora di superarlo. Questo significherebbe che aiuterei la squadra a fare risultato. Ceter è un giocare importante come tutti. È stato sfigato, ma noi che lo vediamo sappiamo quanto si impegna per stare in forma. Sappiamo che ci può dare una grossa mano. Speriamo che riesca a farsi valere in campo”. Sul peso del mister sul Bari: “Ha dato tanto, dal punto di vista tattico e caratteriale. Ci ha sempre trasmesso fiducia ed equilibrio”. Un tifo da dodicesimo uomo in casa e fuori, ed il coro “riprendiamola”: “Fa fatto effetto a tutti, noi giochiamo, ma quasi non ci rendiamo conto di quello che si sta creando in questa città. È un momento particolare, siamo arrivati in qui. Dobbiamo continuare ad essere spensierati per fare uno sforzo finale”. Per i sapientoni di calcio e Alberto Gilardino che in campo ci vanno i giocatori, verissimo, ma le curve, i gruppi organizzati in particolare sono il cuore pulsante della storia dei club, ed in un modo o nell’altro si fa la differenza”. Chiosa finale sul futuro, appartenendo al Napoli: “ Non si può decidere adesso. Non dipende solo da me. Quando sarà il momento giusto parleremo anche di questo” e chissà che anche questa volta non la spunti il direttore sportivo Ciro Polito. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 13 Aprile 2023

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio