Cultura e Spettacoli

Il grido del daino nel grande polmone verde di Puglia

C’è un cartello stradale che in Puglia va diffondendosi: quello che allerta gli automobilisti a proposito di animali vaganti. Di tutte le specie selvatiche che possono attraversare pericolosamente le strade di Puglia i cinghiali costituiscono la stragrande maggioranza. A seguire, assai meno numerosi, volpi, serpi, ricci, donnole… Vogliamo aggiungere alcuni daini? La consistenza del Daino sull’intero territorio nazionale è stimabile intorno ai ventimila capi, distribuiti prevalentemente nelle regioni dell’Appennino centro-settentrionale (76%). Da noi, la Foresta Umbra ne accoglie una colonia; quel centinaio di esemplari è ospitato in un’apposita Riserva nei pressi del maggiore dei ‘cutini’ (stagni pluviali) del grande polmone verde di Puglia. Succede però che nel reticolato i cinghiali aprano varchi e allora … Ad agosto scorso un daino adulto fu soccorso dai Carabinieri forestali sulla spiaggia di Vignanotica, nel territorio di Mattinata. La povera bestia, non si sa se fuggita dalla Riserva Forestale o da qualche parco privato, aveva cercato refrigerio nelle acque dell’Adriatico prima d’essere trasferita inizialmente nell’Oasi Protetta di Lago Salso (Manfredonia), poi nell’Osservatorio faunistico Regionale di Bitetto. Domenica scorsa alcuni daini sono fuggiti dallo Zoosafari di Fasano sfruttando un varco aperto nella recinzione da sconosciuti (animalisti?); la maggior parte degli animali è stata recuperata. Creatura inoffensiva e socievole, il daino si lascia facilmente avvicinare dall’uomo. Eppure è potenzialmente un animale nocivo. Specie prolifica, il daino non tende a disperdersi,  preferendo non allontanarsi dal sito in cui si è insediato e dove può sviluppare una densità di trenta capi per chilometro quadrato ; ne patisce il soprassuolo boschivo, del quale il daino divora foglie, frutta, germogli ed erba. A ciò si aggiunga il danno della competizione in cui il daino entra con cervo e capriolo, che nel confronto soccombono. Per questa serie di motivi questo ungolato non viene più reintrodotto in Italia scriteriatamente, come è avvenuto nel dopoguerra (benché di tanto intanto si continui ad assistere a casi di immissione volontaria). Intorno al daino, infine, è fiorita una leggenda che vede protagonista San Patrizio, patrono irlandese: Un giorno, mentre era inseguito dai nemici pagani, l’evangelizzatore si raccomandò a Dio nei termini di una preghiera tramandata sotto forma di poesia (Il grido del daino). Accolta la supplica, Dio lo trasformò in daino consentendogli di seminare gli inseguitori. – Nell’immagine, San Patrizio riprodotto in una vetrata della Chiesa che gli è stata consacrata a Junction City, nell’Ohio.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 6 Aprile 2022

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