Cultura e Spettacoli

Il leone romagnolo si distinse anche in Puglia

E’ stato il più grande dei mercenari italiani. Oltre che per carisma, acume tattico e coraggio in battaglia, Alberico da Barbiano si distinse per essere stato il primo capitano di ventura a volere truppe composte solo da miliziani italiani. Fu anche un innovatore nell’arte della guerra bardando i cavalli con pesanti gualdrappe che scendevano fino agli zoccoli, munendo il muso dei destrieri di uno spuntone offensivo e applicando agli elmi gorgiere in maglia di ferro a protezione della gola. Nella sua tumultuosa vita, Alberigo operò prevalentemente nel centro nord del Belpase. Si spostò a sud solo per combattere in Campania e Puglia. Nella nostra regione fu protagonista in più di un’occasione. La prima volta (aprile 1348) vede il condottiero romagnolo assumere il comando in quel di Barletta delle forze di Carlo III re di Napoli in guerra con Luigi I d’Angiò. A settembre dello stesso anno batte i francesi sotto le mura di Bari ; durante lo scontro perde due cavalcature e riporta cinque ferite. Dopo di che pone l’assedio alla città dove l’angioino si è rifugiato. Costandogli troppo l’assedio, cerca di venire a patti con l’assediato ma questi non cede e allora toglie il campo. Carlo ne approfitta per uscire dalla trappola e cercare il nemico in campo aperto. Lo incontra il 13 ottobre a Bisceglie ma ha la peggio (morirà per le ferite riportate). Dopo il grande successo militare, ottenute le ‘rendite’ di Trani e Giovinazzo, l’ormai celebre capitano di ventura si ripresenta nella nostra terra a settembre dell’anno successivo : con i suoi uomini si imbarca a Barletta su quattro galee per accompagnare Carlo III in Ungheria. Fa ritorno nei possedimenti pugliesi nell’aprile del 1388 ; vi rimane sino a ottobre, quando prende la via di Bologna. Ad aprile dell’anno successivo, ad Ascoli Satriano, viene colto di sorpresa dalle truppe di Tommaso da San Severino e fatto prigioniero ; per ottenere la libertà deve pagare una taglia di 30.000 fiorini e promettere di non militare contro i San Saverino per dieci anni. A luglio del 1393 entra in frizione con i veneziani che si sono stabiliti a Trani. Cerca di ritoccare a proprio favore i loro privilegi ma la Serenissima spedisce una flotta a  scopo intimidatorio. Alberico deve abbassare le sue pretese. Nel 1400 viene “segnalato” nei suoi possedimenti pugliesi. A questo punto dobbiamo pazientare sei anni per rivedere il nostro capitano di ventura. E’ il 1406 quando Alberico da Barbiano stringe d’assedio Taranto dove si sono raccolte le forze del suo nuovo avversario, il Principe Raimondo Orsini del Balzo. Dopo due mesi è costretto a desistere per la forte mortalità fra i suoi uomini (malaria?). Lascerà la Puglia per sempre nel 1408.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 6 Luglio 2013

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