Cronaca

Presi in giro gli operai dell’ex Centro Servizi che dovevano essere assunti

Non è la prima volta che il consigliere regionale ed ex assessore Nino Marmo (Pdl) si occupa dell’ex sede del Centro Servizi di via Gentile trasformato in sede unica della Regione e del licenziamento degli operai addetti alla manutenzione degli impianti dello stesso immobile. Oltre un paio d’anni fa, infatti, Marmo aveva chiesto a presidente ed assessori di sapere se “l’attuale Amministrazione intenda tenere nella debita considerazione gli impegni precedentemente assunti, perseguendo il principio della continuità amministrativa e, in conformità a questa prassi, quali concrete iniziative intenda adottare per garantire il diritto acquisito degli operai in questione a vedersi ricollocati”. A conferma del difetto di comunicazione tra gli Organi Istituzionali della Regione, riconosciuto ufficialmente dalla stessa Dirigenza regionale nel verbale dell’incontro tenutosi sull’argomento in Prefettura il 24 luglio 2012, a Marmo è pervenuta risposta (prot. n. 123 s.p. del 21 marzo 2011) da parte dell’allora Assessore regionale ai Contratti ed Appalti, nella quale si faceva presente che “… i lavori di manutenzione  non sono, allo stato,  di competenza del Servizio Affari Generali, Contratti e Appalti. Pertanto l’ufficio non è a conoscenza dei fatti richiamati né è in possesso di alcuna relativa documentazione.”, a riprova di un pilatesco atteggiamento della Regione sulla questione. Non hanno ritenuto, quindi, assolutamente necessario né il Capo di Gabinetto del Presidente, né l’Ufficio Relazioni con il Consiglio dello stessa Gabinetto, far pervenire all’Assessore competente, per la doverosa risposta, l’interrogazione sopra richiamata. Ed ora, trascorsi tre anni dalla precedente interrogazione, ma ancor di più, circa dieci anni, dall’avvio di questa triste vicenda per gli operai manutentori licenziati, senza poter registrare il benché minimo sforzo da parte dell’attuale Amministrazione Regionale, per la soluzione della questione, l’unico intervento degno di nota risulta essere l’incontro  organizzato dalla Prefettura di Bari tra le parti interessate  ratificato con il verbale di riunione del 23 luglio 2012 (prot. n. 12/1429/14.1/Gab), nel quale l’allora Assessore Regionale, si dichiarava disponibile ad un ulteriore incontro con le parti allora presenti, e fissando perfino la data dell’incontro: 15 settembre 2012. Purtroppo per i malcapitati ex lavoratori la convocazione nella data fissata dall’allora Assessore non è mai arrivata, lasciando nel limbo e nel dramma di una situazione senza soluzione, visto il tempo trascorso, gli ex operai e le loro famiglie. Anche l’Assessore ai Lavori Pubblici dell’epoca in cui fu redatto il bando per acquisire l’ex Centro Servizi di Japigia, oggi Presidente del Consiglio Regionale, forse perché consapevole della “dimenticanza” dell’impegno assunto dalla Regione, ha scritto, all’inizio di quest’anno, ben due note al Presidente della Giunta Regionale, chiedendo di dare una risposta “definitiva e positiva” alla vicenda, senza ricevere  riscontro alcuno” Ora, dunque, Marmo torna all’attacco per ricordare che si è in presenza di “formali impegni precedentemente assunti”. Lo stesso Presidente Vendola nella nota protocollo n. 0337/SP del 26 gennaio 2012, anche se per altre tipologie di contratti, richiamava il principio ( “In un momento, qual è quello attuale, in cui le dinamiche economiche stanno producendo gravi effetti sociali…” ) di prevedere, da parte della Regione, anche nei contratti per l’affidamento dei servizi l’assunzione del personale già utilizzato dalla precedente impresa. Ormai è imminente la consegna della struttura di via Gentile che ospiterà gli Uffici della Giunta Regionale e che, pertanto, si dovrà provvedere all’appalto per la manutenzione ordinaria degli impianti di detto immobile.” Conclusione? L’ex assessore Marmo chiede Al Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore alle Opere Pubbliche, all’Assessore ai Contratti ed Appalti ed all’Economato, all’Assessore alle Politiche del Lavoro e all’Assessore al Personale ed Organizzazione: “1) se intendono tenere nella debita considerazione gli impegni precedentemente assunti, perseguendo il principio della continuità amministrativa ed impegnandosi a garantire i livelli occupazionali, anche, se necessario, attraverso il coinvolgimento della ‘task force’ regionale per l’occupazione; 2) se l’Assessore alle Politiche del Lavoro, in quanto istituzionalmente competente nella materia di cui trattasi, intenda preliminarmente verificare la disponibilità della ditta aggiudicataria dell’appalto per i lavori di ristrutturazione straordinaria della nuova sede regionale di via Gentile ad assumere i quattro lavoratori, rimasti senza lavoro, che già lavoravano con le ditte gestori della manutenzione dell’ex Centro Servizi Imposte Dirette del Ministero del Tesoro,  atteso l’obbligo già assunto dalla medesima Impresa nei confronti della Regione, in sede di stipula di contratto integrato, per la manutenzione ordinaria degli impianti della nuova sede regionale, per la durata dei tre anni successivi alla consegna del summenzionato immobile di via Gentile”. Ad attendere risposta, oltre al consigliere Nino Marmo, operai dimenticati dalla Regione nonostante impegni e verbali redatti nero su bianco…

 

Francesco De Martino

 

 

 


Pubblicato il 5 Luglio 2013

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