Cronaca

“Il Politecnico deve continuare a crescere soprattutto sul piano internazionale”

Il Politecnico di Bari ha una grande voglia, come tutti, di ripartire. Lo ricaviamo da questa intervista rilasciata al Quotidiano dal Rettore, ingegner Francesco Cupertino.

Rettore, si avvicina a grandi falcate, un nuovo anno accademico. Come vi presentate e preparate?

“C’è una grande voglia di ripartire, pure con tutte le misure di sicurezza necessarie e il Politecnico è pronto. La pandemia ci ha segnati tutti, ma abbiamo imparato che in momenti di grande difficoltà, siamo in grado di fare quadrato e raggiungere tutti gli obiettivi anche in emergenza, per cui non abbiamo timore. I dati dei test di accesso nelle sessioni anticipate di giugno e luglio confermano più o meno il trend dello scorso anno e crediamo di poter mantenere gli stessi livelli di immatricolazioni”

Come riparte il Politecnico?

“Riparte con le attività in presenza, perché vogliamo restare un’università non telematica, ma allo stesso tempo utilizzeremo maggiormente le nuove tecnologie per garantire un ampio accesso alla didattica e ai servizi on line. Ci avviamo verso un modello misto che, secondo le indicazioni del Ministro della Università, dovrà durare almeno sino a dicembre, ma che potrà continuare anche dopo”.

Qual è la speranza?

“La speranza ovviamente è di lasciarci alle spalle l’ emergenza. Il Politecnico deve continuare a crescere soprattutto sul piano internazionale attraverso studenti e studiosi dell’area Mediterranea, a fornire nuove leve di professionisti nel mercato del lavoro, a supportare lo sviluppo attraverso la ricerca scientifica e l’innovazione. Abbiamo tutte le carte in regola per essere utili al territorio e al Paese, ma avremo bisogno della collaborazione delle istituzioni, del mondo delle imprese, dei professionisti. Questo ci consentirà di andare incontro alle esigenze di quanti preferiranno comunque una formazione a distanza e sarà compatibile con tutte le situazioni di fragilità, a cominciare dai disabili”.

Che cosa rappresenta il Politecnico di Bari?

“E’ una eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale con tassi di occupazione dei laureati più alti della media nazionale e una fitta rete di collaborazione con le imprese. I laboratori pubblico privati nei quali facciamo ricerca e sviluppo con aziende anche multinazionali sono sempre più numerosi e questo è uno dei segni dell’ interconnessione fruttuosa tra Politecnico e tessuto industriale. Oggi il Politecnico è un punto di riferimento per una formazione solida e al passo con i tempi, fattore di spinta del territorio”.

Esiste un piano B in caso di recrudescenza del contagio?

“Ci avviamo a un nuovo modello misto tra attività in presenza e on line. Durante il lockdown abbiamo sperimentato con successo i sistemi per la didattica e gli esami a distanza per cui siamo pronti ad una nuova emergenza”.

In una recente conferenza stampa, il Rettore della Uniba Bronzini sostenne che comunque il modello da privilegiare è quello a distanza…

“Dobbiamo salvaguardare il modello tradizionale dell’Università innovandolo con le nuove tecnologie per stare al passo con i tempi. Superata l’emergenza bisogna rimettersi al passo per dare concretezza ai nuovi obiettivi di mobilità sostenibile, di nuove forme di approvvigionamento energetico, di modernizzazione dei processi produttivi, l’ambiente, la mobilità, il welfare, la salute e il benessere delle persone. Le Università e i Politecnici in particolare, avranno un ruolo decisivo”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 29 Luglio 2020

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