Cronaca

Vertenza Natuzzi: segnali incoraggianti per il futuro del divano

Doveva essere una settimana chiarificatrice sulla lunga vertenza che interessa la multinazionale del divano e infatti lunedì 27 luglio si è tenuto un incontro in teleconferenza tra organizzazioni sindacali, Rsu e vertici aziendali della Natuzzi Spa. I primi a scendere in campo sono stati i rappresentanti Cobas-Lavoro pubblico che, in ogni caso, h Per quanto riguarda i 468 lavoratori interessati dal percorso riqualificazione, subito dopo il rientro dalle vacanze estive, sono state programmate le visite mediche, propedeutiche alle destinazioni delle maestranze, che potranno essere Graviscella (Altamura) in cui si lavorerà il poliuretano oppure Ginosa, all’assemblaggio dei fusti in legno. Quindi, dal prossimo autunno sarà avviata la formazione “”on the jobs”” presso gli stessi opifici. Starebbe migliorando anche lo stato di liquidità finanziaria della Natuzzi Spa, considerato che il 7 agosto verrà erogato il 100% della retribuzione di luglio (negli scorsi mesi il versamento mensile è avvenuto in un paio di ‘tranche’) mentre si stima l’erogazione nei termini ordinari dalle prossime spettanze. Termini un po’ meno ottimistici nella vertenza in atto e, comunque, maggiore chiarezza sul futuro dell’azienda santermana avevano chiesto i rappresentanti sindacali Cisl nei giorni scorsi, causa migliaia di lavoratori in apprensione, per cui è necessario quanto prima dare risposte ancora più rassicuranti ai dipendenti, mettendo in pratica tutte le azioni idonee a rilanciare l’azienda. A partire -ha chiesto ancora la Cisl – dal completamento del ‘Piano Italia’ e dalla ripresa del confronto sul secondo livello di contrattazione”. <<Ci sembra che l’atteggiamento dei vertici del Gruppo – avevano chiarito una decina di giorni fa  rappresentanti Cisl – non dimostri la volontà di ridare slancio all’azienda, per ripagare i lavoratori delle tante rinunce e dei sacrifici fatti in questi anni. In questa situazione ci appelliamo alle due Regioni interessate, Basilicata e Puglia, perché attraverso la task force si mettano in campo tutte le azioni per risalire la china. Il Mise, invece, attraverso la Cabina di Regia, deve verificare il reale compimento degli impegni presi. Tutte le forze del territorio devono unirsi e fare sinergia per dare speranza ai lavoratori: eventuali conseguenze sul fronte occupazionale rappresenterebbero un colpo durissimo per l’intera economia delle regioni interessate e di tutto il Meridione. Ci vuole la massima chiarezza per il futuro dei lavoratori, delle loro famiglie e dei territori interessati, in difficoltà per la crisi di questi anni. È quindi urgente riprendere il confronto con la Natuzzi, partendo dalle buone relazioni e dal riconoscimento dell’impegno finora profuso da parte dei lavoratori>>. E proprio lunedì sindacati e azienda hanno concordato di chiedere la convocazione della Cabina di Regia per settembre, in modo da effettuare un monitoraggio più formale e approfondito del Piano industriale sottoscritto a giugno 2018, tra Natuzzi Spa, istituzioni e sindacati. Esso si pone l’ambizioso obiettivo di riportare tutta la forza lavoro in produzione, azzerando gli esuberi registrati per troppi anni all’interno della multinazionale del mobile imbottito.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 29 Luglio 2020

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