Cultura e Spettacoli

Il trullo e la ‘gassho’, per esempio

All’ingresso in un centro abitato i cartelli che indicano il limite di velocità e il divieto di segnalazione acustica sono talvolta accompagnati da un altro cartello più piccolo dove si legge : Comune gemellato con… Molti si domandano cosa siano questi gemellaggi. Si tratta di legami simbolici che traggono origine da affinità storico-sociali e che mirano a favorire relazioni umane e culturali attraverso viaggi-scambio fra i componenti delle distinte realtà o a favorire iniziative comuni come concerti, convegni, mostre. Il fenomeno, che è in espansione, risale agli albori della Comunità Europea. Erano gli anni cinquanta quando si cominciava a inseguire il sogno della ‘comunità di popoli’ aggirando il passaggio obbligato dell’alleanza tra Stati e Governi. Il Parlamento Europeo ha di recente giudicato questi gemellaggi “di vitale importanza per l’integrazione dei cittadini d’Europa” ; l’affermazione riconosce agli enti territoriali il ruolo di artefici di una “diplomazia del cittadino” che nel rispetto delle competenze riconosciute alle superiori istituzioni nazionali offre agli stessi enti nuove opportunità di sviluppo nel rapporto tra popoli. Per tale motivo è stato creato un fondo comunitario con cui incentivare i gemellaggi e migliorare qualitativamente quelli già esistenti. In Puglia sono 25 i comuni gemellati con città e cittadine italiane, europee o estere. Per esempio, Alberobello è gemellata con Shirakawa (Prefettura di Fukushima), scelta legata al fatto che entrambe le città sono Patrimonio dell’Umanità ; se il comune pugliese è arcinoto per via dei trulli, quello nipponico è altrettanto famoso per le sue ‘gassho’, abitazioni a forma di capanna dal tetto fortemente spiovente fatto di legno e paglia. Invece San Vito dei Normanni e Louviers, un comune dell’alta Normandia, trovano una radice comune nei grandi guerrieri che nel medioevo dominarono il nostro Mezzogiorno. Il gemellaggio tra Casarano e Charleroi si spiega col gran numero di minatori salentini emigrati in Belgio negli anni cinquanta. Alcuni comuni pugliesi, poi, sono gemellati non con una ma con due, anche tre città. E’ il caso di  Oria. La città pugliese conosciuta nel mondo per il Torneo dei Rioni condivide con Sarteano, un piccolo centro del senese, gli stessi colori del gonfalone ; il ‘pretesto’ consente oggi un frizzante legame che orbita intorno alla valorizzazione delle antiche popolazioni dei due Comuni : i Messapi a Oria e gli Etruschi a Sarteano.  Oria è poi gemellata con Miekinia, una cittadina polacca ; qui il legame scaturisce da ragioni religiose dato che Oria è sede di una fra le più antiche Diocesi d’Italia, mentre Miekinia è ricompresa nell’Arcidiocesi di Breslavia, tra le più grandi e antiche della Polonia, terra natale di Giovanni Paolo II. Infine Lorch, un piccolissimo comune tedesco del Baden Wurtemberg ; questa volta ‘galeotto’ fu Federico II il cui mito è avvertito con la stessa forza sia in Puglia che in Germania.

Italo Interesse


Pubblicato il 7 Settembre 2013

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