Cronaca

Sottopassi ferroviari: a Bari il decentramento è su un binario morto. E il Comune dorme….

Niente di nuovo o di meglio sul fronte sicurezza in questa città, anche se si tratta di reiterati atti vandalici nel sottopasso ferroviario Bari Parco Sud, cioè quello che collega i quartieri Japigia e Madonnella. IN questo caso, ancora una volta, bisogna parlare di . Almeno cosi’ la pensa Claudio Sgambati consigliere della Quinta Circoscrizione (Japigia – Torre a Mare), circoscrizione che sulla questione, evidentemente, “balla da sola” mentre il Comune è “in tutt’altre faccende affaccendato”. <>, spiega ancora Sgambati. Vediamo le cose con ordine. Com’è noto, la RFI – Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, oltre a svolgere attività di gestione e manutenzione della rete ferroviaria, progetta, costruisce e riqualifica nuovi impianti, i più rilevanti dei quali sono le stazioni. Per questo, lo scorso 25 luglio, dando seguito alle numerose segnalazioni, la Commissione Igiene e Sanità della V Circoscrizione provvedeva a segnalare a RFI sia gli atti vandalici che la mancanza di igiene (perlopiù rifiuti solidi e sporcizia “condita” di cattivi odori) all’interno del sottopasso. Il 2 settembre scorso RFI, con nota inviata per conoscenza anche al Sindaco di Bari, confermava il regolare funzionamento dell’impianto di video sorveglianza a cura del Comando della Polizia Municipale, come previsto dalla convenzione firmata da RFI e Comune di Bari rimettendo, legittimamente, il boccino in mano alla Polizia Municipale e ad un’Amministrazione sempre più disinteressata alle periferie urbane. Nei giorni scorsi, assurdamente ignara di tutto ciò, la stessa Amministrazione di centrosinistra – attraverso il responsabile dell’agenzia alla lotta non repressiva alla criminalità organizzata ed il consigliere delegato dal Sindaco alla qualità dei servizi – si è tardivamente svegliata dall’agostano torpore istituzionale non trovando, però, nulla di meglio da fare che pianificare sopralluoghi “in situ”, riconvocando riunioni con RFI e Polizia Municipale che, alla luce dei fatti e della missiva inviata da RFI, appaiono ripetitivi e superati. <

 

Antonio De Luigi 


Pubblicato il 7 Settembre 2013

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