Cronaca

La beffa: vincono finalmente il concorso, ma senza un euro in più in busta paga

“Onore al merito”. È la posizione del Consigliere regionale Francesco Laddomada a sostegno dei dipendenti della Regione Puglia, risultati vincitori e idonei alle prove concorsuali per progressione verticale dalla categoria B alla categoria C, la sospirata posizione di impiegato di concetto, già sesto livello.

Un concorso che l’Ente regionale ha concluso in fretta e furia dopo che i giudici amministrativi avevano ventilato l’ipotesi commissariale, per condurlo in porto, visti e considerati i ritardi accumulati da funzionari e dirigenti regionali. Ed ora che le procedure si sono concluse, figurarsi, i problemi non mancano visto che ai dipendenti proclamati vincitori sarà assegnata una palma senza valore. Nel senso che il riconoscimento di impiegato appartenente alla Categoria C sarà solo di natura giuridica e non economica. Tradotto, significa che i novanta vincitori non vedranno un euro in più in busta paga, almeno fino alla fine di questo 2014. Ma anche nel 2015, confermano alcuni sindacalisti, sarà molto difficile rivendicare il pagamento di eventuali arretrati, tanto che qualche vincitore ormai vicino alla pensione potrebbe non firmare il nuovo contratto, per questa ragione. Un impiegato di Cat. B/7, infatti, guadagna più di un collega C/1 ed è tutto dire. Ma questo, forse, pochi lo sanno tra i politici regionali, tanto che lo stesso consigliere che ha avanzato richiesta di distribuire , ha anche avanzato la richiesta di procedere al più presto all’approvazione delle graduatorie concorsuali. Tutto quanto al fine di proclamare i vincitori e attivare lo scorrimento delle graduatorie, in ragione dei posti disponibili nella pianta organica dell’Ente. <>. In effetti ci son voluti sei anni di attese per vedere attivate finalmente le di partenza per i concorsi indetti per 90 posti di Cat. C e 36 di Cat, B che la Regione doveva aver concluso già a dicembre 2010, stando almeno alla Legge Brunetta. Concorsi in forse, dunque, che dovevano come detto essere conclusi ad aprile scorso dopo le ordinanze del Tar Puglia sull’istanza e sulla scorta dei ricorsi presentati dal sindacato Uil. Concorsi nati sotto la cattiva stella (come abbiamo già scritto su queste colonne) per il ritardo di tre anni sui termini imposti dall’ex Ministro Brunetta (accumulati quando a capo del Servizio Personale e dell’Area Organizzazione della Regione Puglia c’era un docente fiduciario di Vendola, il prof/ avv. Pasquale Chieco), ma anche per tanti altri motivi messi nero su bianco dalla Uil di Giacomo De Pinto. Il quale, pur prendendo atto degli inutili e costosissimi (si parlo’ di circa 340 mila per questi percorsi formativi informatici riservati ai partecipanti) corsi di preparazione e-learning a favore dei dipendenti – con tanto di chiavetta informatica – risalenti al 2008, suggeriva agli stessi dipendenti che erano stati convocati di partecipare egualmente alle prove scritta, al fine di non offrire all’amministrazione il pretesto dell’eventuale esclusione. , rimarcava un anno fa De Pinto. Alla fine sono arrivate le ordinanze dei giudici amministrativi che hanno costretto la Regione a concludere questi concorsi in fretta e furia, con parole durissime per la ‘perdita di chance’ dei dipendenti ai quali, da ultimo, sarà pure riservata la ultima, atroce beffa di non vedere un euro in più in busta paga, dopo anni di dedizione e mansioni superiori svolte nei loro livelli. Cose da Regione Puglia….

 

Francesco De Martino    

 

 

 


Pubblicato il 28 Giugno 2014

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