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La girandola di candidati per sostituire Michele Emiliano

Manca meno di un anno dalla scadenza naturale del secondo mandato del sindaco di Bari, Michele Emiliano, e quindi dalle amministrative per l’elezione del nuovo sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale barese, però sia l’odierna maggioranza di centrosinistra che l’opposizione di centrodestra al Comune non sembrano ancora avere le idee sufficientemente chiare sul nome del rispettivo futuro candidato, da scegliere per la poltrona barese di Primo cittadino. Una scelta che si presenta alquanto difficile per entrambi gli schieramenti, perché da ambo le parti c’è la convinzione, ma forse anche la consapevolezza che fallire l’obiettivo alle comunali di Bari potrebbe, l’anno dopo, compromettere le possibilità di vittoria alla Regione. Infatti, da quando vige il sistema di elezione diretta dei sindaci e del presidente della Regione, in Puglia la coalizione che ha conquistato Bari, poi, é sempre riuscita a vincere anche le regionali. Accadde così nel 1995 e nel 2000 per il centrodestra. Si verificò altrettanto nel 2005 e nel 2010 con il centrosinistra. Quindi, le amministrative di Bari del prossimo anno saranno evidentemente una sorta di cartina di tornasole per le forze politiche che poi, nel 2015, dovranno contendersi i voti per conquistare il governatorato della Puglia e, quindi, la maggioranza nell’Aula di via Capruzzi. Il centrodestra, dopo due mandati consecutivi all’opposizione sia al Comune di Bari, guidato dal 2004 dal sindaco Emiliano, che alla Regione, guidata dal 2005 da Nichi Vendola, vuole riscattarsi dalle pesanti figuracce subite precedentemente in Puglia proprio con le clamorose sconfitte elettorali  del 2004 e 2009 al Comune di Bari e del 2005 e 2010 alla Regione, quando il centrosinistra riuscì nell’impresa di capovolgere aspettative e sondaggi, che davano per favorito, sulla carta, il centrodestra che però, in pratica, risultò poi sconfitto. Aspettative che in Puglia non era certo destituite di fondamento, visto che tradizionalmente la maggioranza degli elettori pugliesi, e baresi in particolare, è considerata tendenzialmente di centrodestra. Non va dimenticato, infatti, che da quando è entrato in vigore il cosiddetto sistema elettorale bipolare, cioè dal 1994, alle politiche il centrodestra a Bari ed in Puglia ha sempre vinto. E financo alle ultime elezioni politiche dello scorso febbraio, quando il centrosinistra pugliese, dopo le primarie per il candidato premier e le successive per le candidature al Parlamento, si sentiva ultrasicuro di poter vincere così non è stato, perché ancora una volta la tradizione destrorsa della Puglia è stata confermata. Una tradizione, come è noto, poi smentita appena tre mesi dopo nelle amministrative dello scorso maggio, quando nei ballottaggi il centrosinistra ha praticamente ribaltato i pronostici, conquistando anche Comuni, come Molfetta e Corato, considerati appena tre mesi prima quasi delle roccaforti inespugnabili del centrodestra. Per espugnare invece il centrosinistra a Bari le forze locali di opposizione sembrano voler mettere in pista, per le comunali del 2014, il presidente della Provincia di Bari, l’oncologo Francesco Schittulli, che già nel 2009, da candidato del centrodestra contro l’allora presidente provinciale uscente Vincenzo Divella, riuscì a prevalere sul centrosinistra anche nel capoluogo, con quasi quindicimila voti di distacco, nonostante la concomitante tornata elettorale comunale, dove a prevalere fu il centrosinistra. Un risultato, quest’ultimo, che nel centrodestra rende la candidatura di Schittulli a sindaco di Bari praticamente al riparo da qualsiasi messa in discussione da parte di coloro che, sempre nel centrodestra, vorrebbero le primarie per la scelta del candidato sindaco alle amministrative del 2014. Infatti, se Schittulli dovesse accettare di correre per il Comune, la sua candidatura non dovrebbe trovare ostacoli da parte degli altri pretendenti candidati a sindaco nel centrodestra, quali il neo-senatore del Pdl Massimo Cassano o il coordinatore comunale dell’opposizione, il veterano consigliere Ninni Cea. Però, nel maggior partito del centrodestra, il Pdl, pare che non sia stata presa ancora alcuna decisione definitiva, perché si attende divedere gli sviluppi del processo in Cassazione di Silvio Berlusconi, la cui sentenza è prevista per la fine di luglio. Una sentenza da cui, come è noto, potrebbero dipendere le sorti nazionali del Pdl, ma evidentemente anche quelle locali. Per cui ogni decisione sulle scelte delle candidature e, forse, anche sulle alleanze per le prossime amministrative in Puglia il centrodestra saranno sicuramente prese dopo l’estate. Nel centrosinistra invece, dopo la girandola dei nomi che circolano per raccogliere l’eredità di Emiliano, la scelta definitiva dovrebbe essere affidata quasi sicuramente alle primarie, visto che l’unico candidato a sindaco di Bari che nessuno oserebbe mettere in discussione, il neo-deputato Antonio Decaro, non lascia trapelare cenni di disponibilità.

Giuseppe Palella


Pubblicato il 23 Luglio 2013

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