Cultura e Spettacoli

La minaccia viene dall’alto?

Anche da noi c’è chi ci crede. E chi ci crede non ritiene la Puglia esclusa dal pericolo, perciò lancia l’allarme. L’ultima ‘aggressione’ a nostro danno risalirebbe a due mesi fa : Nebulizzazione su tutto il territorio regionale per mezzo di veivoli Nato del solito nano-particolato metallico, un composto di litio e bario. In Rete è tutto un allertarsi vicendevole : Fermiamo la “chemioterapia di massa”!… Questa nuova espressione del cospirazionismo ha per oggetto un  fenomeno la cui nascita si vuol far risalire alla fine degli anni novanta. A sentire i sostenitori della teoria del complotto per mezzo di scie chimiche rilasciate ad alta quota da aerei appositamente attrezzati, l’umanità sarebbe in presenza della più grave minaccia di tutti i tempi. La tecnica adottata dai pretesi cospiratori avrebbe modalità non dissimili da quelle usate per irrorare i campi  di diserbanti, fertilizzanti e fitofarmaci o per ‘inseminare’ le nubi con nuclei di condensazione allo scopo di predisporle alla pioggia. Ma questa volta l’obiettivo sarebbe ben altro : condizionare psicologicamente le masse con la diffusione di agenti psicoattivi. A volerlo sarebbe quella ristretta cerchia d’ultrapotenti che ‘pilota’ il mondo (e almeno l’esistenza di questa super-lobby, purtroppo, è tutt’altro che una bufala). Le fantasie in proposito si sprecano. Gli oltranzisti affermano che il progetto va anche oltre il condizionamento mentale delle moltitudini, puntando invece allo sterminio delle stesse. In altre parole, siamo ben oltre la ‘portata’ del pianeta, siamo troppi, oltre che ecologicamente e politicamente scorretti. Ce n’è più che abbastanza per decretare una collettiva sentenza di morte. Ma perché invocare la brutalità apocalittica di un meteorite o di una terza guerra mondiale quando la ‘riduzione’ può avvenire in modo scientifico?  Si pensi ad un virus irresistibile prodotto in laboratorio e contro il quale possono essere vaccinati solo gli eletti, i ‘pochi ma buoni’ destinati a sopravvivere su un cimitero di dimensioni globali. Un Armageddon bio-chimico propedeutico a quello che di fatto diverrebbe un casereccio giudizio universale. Chissà in quanti si salverebbero a un virus che fa secca la stragrande maggioranza del genere umano nel giro di una settimana senza intaccare quel poco di natura che ancora sopravvive e, soprattutto, infrastrutture, mezzi, riserve energetiche. Diciamo, 144.000 volendo citare il numero degli unti del Signore destinati a scansarne l’ira nel giorno annunziato dal Libro dell’Apocalisse? Se davvero l’Internazionale del Potere lavora in tal senso, ebbene finora ha scherzato. Questa gentaglia sta solo testando la velocità della ‘risposta’ di ora questa, ora quell’area antropizzata e con sostanze non letali. Non possono permettersi di sbagliare quando sarà il momento di fare sul serio. E allora noi?… Dedichiamo a questi ipotetici ‘signori’ un sonoro pernacchio esorcizzante.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 10 Luglio 2014

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