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La rabbia di sindacati e dipendenti: “Vogliono svuotare Innovapuglia”

Sono costretti a incrociare le braccia, i dipendenti della società regionale ‘Innovapuglia’ per far sentire la propria voce da politici e amministratori regionali intenzionati, a quanto si dice, ad affossare l’ex fiore all’occhiello dell’ente all’epoca guidato da Vendola e  da Chieco. Ed è stata convocata per domani, giovedì 9 febbraio, a partire dalle quindici e fino alle sedici, un’assemblea generale alla quale, con tutti i circa centottanta dipendenti, parteciperanno le Segreterie Sindacali Provinciali dei Metalmeccanici. La RSU di InnovaPuglia è da tempo estremamente preoccupata dal silenzio dell’Ente Regione, socio unico e cliente-controllore dell’intera struttura, rispetto alle richieste di confronto che – negli ultimi mesi – sono state rivolte ripetutamente, ma altrettanto inutilmente, da lavoratori e loro rappresentanti. In ballo, vale la pena ripeterlo, il futuro d’una società partecipata regionale che non ha quasi mai navigato in acque tranquille, tanto che l’ente stesso ha atteso il 19 ottobre per garantire un tavolo di confronto che, però, la Regione Puglia si era impegnata ad avviare con il Sindacato, senza mai onorare l’impegno. Le preoccupazioni rivengono dalla percezione di una lenta ed inesorabile “asfissia” di attività che il Socio “sta somministrando” alla propria società ICT, in un momento nel quale il “trend” di progettualità nel settore della digitalizzazione della regione, alla luce degli obiettivi europei contenuti nell’Agenda Digitale 2020, dovrebbe avere il massimo dell’accelerazione. E invece la Rappresentanza Sindacale Unitaria denuncia in pratica che, dopo ben dieci anni di progettazione e di spinta propulsiva messa in campo da InnovaPuglia nel settore delle tecnologie informatiche e della digitalizzazione dei processi lavorativi dell’ente regione, quest’ultimo, mentre da un  lato promette di attuare un confronto sulla missione e sul futuro della società, dall’altro ne sta decidendo, in assoluto silenzio e autonomia, di “spegnere il motore”. Vanificando senza quasi darlo a vedere anni di investimenti comunitari,  privandosi surrettiziamente dell’enorme “know-how” e delle tanto sbandierate competenze accumulate dai lavoratori di InnovaPuglia, ad iniziare dal progressivo rilascio dei lavoratori somministrati che non vedono rinnovato il loro contratto. Per i rappresentanti dei lavoratori, insomma, in vista dello sciopero di un’ora proclamato per domani pomeriggio, non si può restare in attesa dell’eutanasia della società con sede a Valenzano, sia che si tratti di una scelta inspiegabilmente voluta, eventualmente attuata attraverso lo smembramento societario, che di una non-scelta. Una non-scelta praticata attraverso la riduzione di attività assegnate dalla Regione alla sua controllata, per svuotarla e sostituirla con un’altra creata ex novo, rimpolpata con forze fresche e, soprattutto, di totale fiducia dalla ‘governance’ in sella da un anno e mezzo. L’Assemblea, per rintuzzare una strategia ancora tutta da svelare, avrà l’obiettivo principale di preparare una proposta dei lavoratori sul futuro dell’agenzia, che verrà portata al tavolo di confronto con la Regione Puglia. Sempre ammesso che l’ente, finora assente ingiustificato al tavolo del confronto sindacale, decida di mutare strategia…

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 8 Febbraio 2017

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