Circa tre ore di acceso dibattito consiliare per produrre sostanzialmente nulla. Detta così sembrerebbe trattarsi del solito fumoso consiglio comunale, animato da decine di interventi ma con poca sostanza. Una simile descrizione, però, sarebbe ingiusta e riduttiva. Il primo punto all’ordine del giorno era dedicato al provvedimento che riguarda la realizzazione di una struttura carceraria in ambito cittadino. Una cosa di non poco conto ,visto che sono in ballo 40,5 milioni di euro , ma soprattutto una occasione per migliorare la qualità di vita della popolazione carceraria ,visto il sovraffollamento delle strutture penitenziarie .La discussione in aula durante i lavori consiliari dello scorso mercoledì è stata dura,a tratti pugnace ;ogni intervento è durato una ventina di minuti (come da regolamento) . Quattro le aree prese in esame : ex Stanic, rione Japigia (via Caldarola) ,Caserma Briscese ed il tondo di Carbonara. Il dibattito sulla scelta di questa ultima area è stato fra i più controversi . C’era il sospetto di favorire imprenditori e proprietari di suoli ,ma non solo. Mollemente adagiato sulla poltrona centrale degli scranni assessorili c’era il sindaco Emiliano che, messo da parte almeno in questa occasione il mondo virtuale di Facebook,ha ascoltato tutti gli interventi ,di maggioranza ed opposizione, con interesse.Il primo cittadino ha annuito o dissentito (anche con ilari battute) a seconda dei relatori. A tratti “ruminando” gomme da masticare( al suo aspetto pacioso e alla sua simpatia si perdona tutto).Intorno alle 20 e 30 si è chiuso il dibattito ed Emiliano è intervenuto per la replica. La sua figura imponente svetta sull’aula consiliare. Il suo discorso si preannuncia “effervescente”; deve replicare alle articolate considerazioni fatte in modo focoso,passionale dal coordinatore delle opposizioni l’avv.Ninni Cea e dall’ex assessore all’urbanistica Giuseppe Loiacono (all’opposizione nella lista Simeone).Ed invece no. Mai visto un Emiliano così bonario,accomodante ,discorsivo ,disposto a dialogare ed accettare proposte da tutti . E’riuscito col suo fare “edulcorato” a spiazzare i consiglieri di minoranza.L’unico momento di frizione è avvenuto proprio con Loiacono ,un vivace battibecco tra i due su interessi più o meno presunti sul tondo di Carbonara. Lo stesso consigliere per sbollire la rabbia è salito in sala stampa da dove ha seguito parte dell’intervento del sindaco.In circa venti minuti di intervento Emiliano è riuscito a mettere d’accordo tutti. Neanche la retorica della vecchia scuola democristiana avrebbe prodotto un così sublime intervento incentrato sul “pro bono pacis”.Il primo cittadino sembra aver assimilato dopo anni di gavetta politica quell’ ars retorica utile e necessaria per chi intende fare la politica come professione. La sua frequentazione dei salotti televisivi ne ha smussato le asperità caratteriali esaltandone le doti di comunicatore. E poi ,quando vuole, riesce ad essere affabile. Dopo questa performance la sua carriera politica non conoscerà ostacoli.Alle 21 in punto il sindaco ha ritirato la “sua” delibera tra i consensi generali. Persino Ninni Cea è andato a stringergli cavallerescamente la mano. Della spinosa questione(la nuova struttura carceraria e le possibili soluzioni) se ne discuterà tra un paio di settimane in consiglio. C’è il concreto rischio di perdere i finanziamenti. Per la cronaca i lavori consiliari sono terminati alle 22 e 20 dopo che l’assemblea ha approvato a maggioranza ( 24 voti favorevoli, 8 contrari ,un astenuto il Presidente Di Rella) la delibera dell’assessore Franco Albore che prevede la chiusura dei mercatini etnici di via Crisanzio e corso Cavour; per una cinquantina di ambulanti è previsto il trasferimento a piazza Balenzano, al rione Madonnella. Approvata all’unanimità invece ,quando i consiglieri erano già in procinto di uscire dall’aula, la delibera sullo sconto (10%) sulla Tarsu per i residenti del quartiere Japigia e del Villaggio del Lavoratore.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 20 Maggio 2011
