Cronaca

Miracolo, dopo petizioni, sit-in e rivolte torna l’acqua a Bari vecchia…

<>gioisce Michele Fanelli, già consigliere comunale e adesso vicepresidente del Circolo Acli-Dalfino del Borgo Antico. Il qule nelle ultime settimane ha pigiato sull’acceleratore della protesta per la pressione dell’acqua bassissima, tanto che non si riusciva a riempire le autoclavi collocate sui terrazzi delle case, con danni enormi a elettrodomestici come lavapiatti e lavatrici. <<…questa situazione non è più sostenibile, chiediamo con forza che si faccia una maxi-cisterna, che doveva essere collocata nel Porto di Bari come era previsto nel progetto iniziale del 2000. Ora non basta avere le autoclavi, il problema serio è che queste non si riempiono>>, il succo della protesta di tanti ‘barivecchiani’. Per Fanelli l’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese, in ogni caso, deve provvedere con risoluzioni concrete, aumentando la pressione e adoperandosi per realizzare quest’opera della maxi – cisterna che, sembra ora forse, l’ultimo tentativo per dare acqua e dignità ai cittadini della Città Vecchia. Ma Fanelli è tornato in prima linea per denunciare e far sapere all’Amministrazione comunale, visto che vuole incrementare il turismo, <<…che il nostro patrimonio storico - artistico - architettonico - archeologico è ancora negato alla fruizione dei turisti. La Cattedrale chiusa è un'offesa all'accoglienza dei tanti turisti, che grazie a Dio, stanno arrivando. Per incrementare e attrarre il turismo, caro Assessore, dobbiamo aprire le porte della nostra città: le porte delle Chiese e del nostro patrimonio storico - architettonico ed archeologico, e renderlo fruibile, affinchè i tanti turisti possano ammirare le nostre bellezze, e poter dire "Bari è una città d'arte>>. Insomma, e’ ancora un fiume in piena Fanelli, anche se di acqua a Bari vecchia, in realtà e scusate la facile ironia, ce n’era davvero poca. Non passava giorno, infatti, senza che il mai domo Fanelli non segnalasse all’Acquedotto Pugliese una disfunzione per una nuova emergenza idrica, fin da quando la bassa pressione colpiva soprattutto l’area San Pietro, ma nonostante l’installazione del Bay-pass il problema non è ancora risolto. L’impianto idrico a cui si riferisce ancora oggi Fanelli è un impianto obsoleto, addirittura con una settantina d’anni sul groppone, per cui la percentuale di perdita d’acqua è molto alta. Adesso, improvvisamente, il miracolo. L’altro ieri, l’acqua era di colore marrone, ma poi si è normalizzata e quindi, nonostante tutto, il Comitato di Quartiere ed il circolo Acli – Dalfino la prossima settimana, precisamente il giorno 29 gennaio andranno dal Prefetto affinchè questo servizio diventi per davvero un servizio pubblico. E non un servizio a singhiozzo e con il contagocce, che funziona o non funziona a seconda degli articoli e servizi che si pubblicano sui giornali oppure vanno in onda sulle televisioni locali. <>, avverte infine Fanelli.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 24 Gennaio 2014

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