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Nuova “grana” per Emiliano dalla capitale

Una possibile “grana” politica per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’interno della maggioranza “giallo-rossa” che lo sostiene dell’aula barese di via Gentile. L’innesco? Sicuramente il posto lasciato libero lo scorso novembre all’Assessorato alla Sanità dal professor Pierluigi Lopalco e non ancora assegnato dal governatore pugliese. Infatti, stranamente, a distanza di quasi due mesi dall’uscita di scena dalla Sanità pugliese di Lopalco, ad entrare a gambate tesa sul tema è stato il gruppo dei quattro consiglieri di maggioranza (Barone, Casili, Di Bari e Galante, mentre – come si ricorderà – la pentastellata Laricchia è rimasta all’opposizione) del M5S che, con una nota, hanno affermato: “La Puglia ha bisogno di un assessore alla Sanità a tempo pieno”. Difatti, la delega alla Sanità è nuovamente nelle mani del governatore, come lo era stata in precedenza da luglio del 2015 fino ad ottobre del 2020, poiché Emiliano non ha ancora individuato il nome del successore di Lopalco. Però, voci di bene informati nel Palazzo regionale del lungomare Nazario Sauro da qualche mese e passa davano per certo che Emiliano avrebbe già deciso chi nominare alla guida della Sanità. Si tratterebbe di un ex esponente di spicco del centrodestra pugliese, il medico Rocco Palese, già assessore e vice presidente della Regione ai tempi del centrodestra imperante in Puglia, prima con Salvatore Distaso e successivamente con Raffaele Fitto. E, come si ricorderà, Palese nel 2010 è stato anche sfidante di Nichi Vendola per la guida della Regione e, dal 2013 fino alla scadenza naturale del 2018, l’ex sfidante di Vendola aveva il seggio a Montecitorio sempre nelle fila del centrodestra, per il quale è stato anche vice presidente della Commissione al Bilancio della Camera. Sta di fatto che, pur essendo pronto da tempo il decreto di nomina di Palese, il governatore Emiliano – sempre secondo le stesse voci – non lo ha formalizzato in attesa di chiudere prima la vicenda della segreteria regionale del Pd, poiché la scelta di Palese potrebbe creare dei contraccolpi indesiderati al tentativo, come è noto già effettuato, di riconferma in quel ruolo dell’on. Marco Lacarra.  Il ritaro nella suddetta nomina questa volta, però, potrebbe causare ad Emiliano una “grana” politica ben più rognosa di quella che gli sarebbe eventualmente potuto capitare nei rapporti con una parte del Pd pugliese per la riconferma di Lacarra a segretario regionale. Infatti, è alquanto strano che i quattro consiglieri pentastellati di maggioranza non hanno proferito parola per le vicende dei manager regionali nominati da Emiliano e recentemente arrestati (ndr – Dattoli e Lerario), mentre solo a distanza di quasi due mesi si sono accorti che la Sanità pugliese ha bisogno di un assessore a tempo pieno. Ma c’è di più! Infatti, continuando nella nota dei quattro pentastellati di maggioranza, si legge: “con i contagi da Covid -19 che continuano purtroppo ad aumentare, non possiamo permetterci di aspettare ancora per la nomina del nuovo assessore che deve avvenire sulla base di criteri di merito e non per provare ad aprire al centrodestra”. Insomma, i grillini pugliesi della maggioranza alla Regione Puglia hanno detto chiaramente che la scelta del successore di Lopalco alla Sanità “non deve essere calata dall’alto, ma condivisa con le forze che compongono l’attuale perimetro della maggioranza, che siede in consiglio e approva i provvedimenti”. E per questo ha dichiarato anche che ritengono “necessario un confronto con il presidente Emiliano su questa e altre questioni che sono di primaria importanza per la nostra regione”. E quali sarebbero le “altre questioni”? Forse quella relativa ai due (di maggioranza) dei tre nomi complessivi che giovedì della prossima settimana il Consiglio regionale dovrà scegliere per mandare a Roma il 24 gennaio, a partecipare al voto per l’elezione del successore di Sergio Mattarella? E’ possibile. Di certo c’è il fatto che nella maggioranza “giallo-rossa” di Emiliano alla Regione Puglia qualcosa comincia a non quadrare. Infatti, i pentastellati di maggioranza hanno concluso la loro nota affermando che il “cambio di passo nelle nomine deve iniziare a partire da quella in questo momento più urgente, ovvero quella dell’assessore alla Sanità”. Insomma, i “grillini” che sostengo il governatore pugliese pare si siano improvvisamente “svegliati” e potrebbero non essere più disponibili a subire passivamente le scelte del governatore Emiliano, ritenendo che dovrebbero essere condivise all’interno dell’intero schieramento di maggioranza. Il vero obiettivo di tale presa di posizione dei “5 Stelle” potrebbe essere quello di ottenere dalla maggioranza di centrosinistra pugliese che uno dei due nomi da indicare come “grande elettore” per il prossimo Presidente della Repubblica sia espressione del gruppo del M5S che sostiene Emiliano. E l’ordine di tale rivendicazione è possibile che ai 4 pentastellati pugliesi sia giunto da Roma, ossia direttamente dal leader del Movimento, Giuseppe Conte. Se cosi fosse realmente, allora è possibile che, per la scelta dei rappresentanti regionali che parteciperanno al voto di elezione del nuovo Capo dello Stato, giovedì prossimo in Consiglio regionale Emiliano registri qualche sorpresa rispetto ai desiderata sia suoi che di qualche consigliere che ambisce alla trasferta romana, soprattutto nelle fila del Pd. Difatti, alla Regione Puglia c’è già chi pronostica che qualora Emiliano dovesse disattendere l’aspettativa di nomina di un rappresentante del M5S per l’elezione del Presidente della Repubblica, l’assenza del successore di Lopalco alla Sanità potrebbe diventare un alibi per il ritorno dei 4 esponenti pentastellati nelle fila dell’opposizione. Ed un auspicio in tal senso è stato già effettuato dal capogruppo di Fratelli d’Italia nell’Assemblea pugliese, Ignazio Zullo, che ha affermato: “qualora la nomina (ndr – alla Sanità) non dovesse andare per il verso giusto, ovvero dovesse nominare un assessore con storia politica di centrodestra o se Emiliano dovesse continuare a tergiversare e a tenere disastrosamente per sé la delega, i pentastellati pugliesi saranno pronti a tornare tra i banchi dell’opposizione e a portare avanti battaglie politiche insieme ai colleghi che siedono da questa parte dell’emiciclo di via Gentile”. E se ciò accadesse, allora i pentastellati pugliesi, dopo essere stati i primi in Italia ad entrare in maggioranza a livello locale con il Pd dopo le regionali del 2020, potrebbero essere primi anche nell’abbandono dell’alleanza. Ma, verosimilmente, di ciò che accadrà in Puglia tra Emiliano ed M5S molto dipenderà soprattutto da ciò che accadrà a Roma al 24 gennaio prossimo in poi, per l’elezione del Presidente della Repubblica, oltre che dalle scelte che lo stesso Emiliano farà per la guida della Sanità pugliese e per i due “grandi elettori” in quota maggioranza giallo-rossa alla regione Puglia. Esplosivi le cui micce in Puglia sono state forse già accese dalla Capitale e che il governatore pugliese dovrà tentare di spegnere prima che giungano al detonatore.

 

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 6 Gennaio 2022

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