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Occhio a multe e avvisi dei vigili urbani: sono nulli, se tardivi o ‘cortesi’

Multati e contenti, al Comune di Bari, perlomeno se la multa è arrivata tardi. Infatti adesso la ripartizione Polizia Locale dell’Ente Civico barese dovrà procedere a una minuziosa verifica sugli avvisi ricevuti dai cittadini baresi coi quali si chiedeva, ingiustamente, il pagamento di verbali comminati dagli stessi vigili urbani. Atti, però, notificati oltre i novanta giorni stabiliti dalle norme in vigore e che in parecchi casi risalivano anche a due o tre anni fa e che, nonostante abbondantemente scaduti, venivano recapitati ai cittadini, sotto forma di ‘avvisi’ di pagamento. Atti, insomma, piuttosto singolari che ora dovranno essere verificati e ricontrollati uno a uno e annullati d’ufficio; almeno quelli viziati dalla notifica oltre i termini, diventati carta straccia. Allora, cosa accade negli uffici della Polizia Locale di Bari? Tutto è cominciato dopo le denunce del capogruppo Fratelli d’Italia, Michele Picaro e del coordinatore barese Luigi Decollanz finite in commissione Bilancio, a Palazzo di Città. Dove a rendere spiegazioni è stato convocato direttamente il Comandante della Polizia Locale Michele Palumbo. L’obiettivo di chi ha sollevato il caso delle multe tardive, avallato perfino da sentenze della Corte dei Conti, quello ovviamente d’annullare d’ufficio i verbali notificati fuori termine, recapitati ai cittadini tramite cosiddetti “avvisi di cortesia”. Dove, però, di cortese c’era e ci sarebbe ben poco. Allora, cosa fare, se dovessero arrivare questi atti ‘viziati’, come direbbe un qualunque neofita di leggi, pandette e regolamenti che andrebbero sempre rispettati, specie se di mezzo c’è un ente pubblico? Se il comandante/dirigente della Polizia Locale Palumbo ha specificato che la maggior parte degli errori emersi sono da attribuirsi al software e a pochi errori materiali, sempre possibili se è un sistema informatico a gestire in modo automatico migliaia e migliaia di casi, il consigliere barese Picaro ritiene opportuno rivolgersi direttamente ai cittadini/utenti baresi: <<I destinatari degli avvisi non debbono pagare quanto richiesto, se ricorrono i requisiti di legge. Vale a dire se la notifica del verbale è avvenuta oltre i novanta giorni e nessuna altra causa interruttiva della decorrenza dei termini è intervenuta>>. Ma c’è di più. Il coordinamento FdI, proprio per venire incontro ai cittadini che non fossero informati, ha predisposto moduli fac-simile che, opportunamente compilati, potranno essere inviati o recapitati alla Ripartizione Polizia Locale, a Japigia. Insomma, lieto fine per la vicenda di avvisi, verbali, contravvenzioni e notifiche fuori tempo massimo, al Comune di Bari. Una vicenda, ci tiene a ricordare Decollanz, causata da quelle intimazioni di pagamento chiamate “Avviso di pagamento prima della riscossione coattiva” riferite a multe non riscosse e risalenti in diversi casi addirittura al 2018. Insomma, l’amministrazione intimava ai cittadini multati il pagamento dei relativi verbali, minacciandoli di avviare la “procedura di riscossione coattiva … con ulteriore aggravio …”, pur non essendo assolutamente dovute, quelle somme.  Essendo al contrario, come detto, in tutti i casi segnalati dai cittadini, abbondantemente decorsi i termini di prescrizione sanciti dall’art. 201 del Codice della Strada. Che recita: “Qualora la violazione non possa essere  immediatamente contestata,  il  verbale,  con  gli   estremi   precisi   e dettagliati della  violazione  e  con  la  indicazione  dei motivi  che  hanno  reso   impossibile   la   contestazione immediata, deve, entro  novanta  giorni  dall’accertamento …”. Significa che quella multa è nulla e adesso, finalmente, ne hanno dovuto prendere atto anche negli uffici del Comune di Bari.

Francesco De Martino


Pubblicato il 19 Gennaio 2022

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