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Ospedale Di Venere: “Senza quel parcheggio ci scappa il morto”

   Gli viene rifiutato il parcheggio nell’ospedale in cui opera, così fa esposto ai carabinieri. Succede all’Ospedale Di Venere a Carbonara dove il medico in questione, che doveva prestare servizio con urgenza, parcheggiava in sosta vietata ricevendo una multa salata.  Il nosocomio di Carbonara è interessato da una serie di lavori di ristrutturazione delle colonne montanti idriche e fognanti, che limiterebbero il numero di parcheggi disponibili. Medici e operatori sanitari sono così costretti a parcheggiare i propri automezzi nel parcheggio dell’adiacente mercato coperto. Manca inoltre un controllo agli ingressi, trasformando posti riservati agli operatori e familiari dei pazienti in una zona a “sosta libera” in cui chiunque può lasciarvi l’auto senza incorrere in sanzioni. Le limitazioni sembrano però non riguardare la dirigenza. In una zona vietata al parcheggio all’interno dell’ospedale, scorgiamo un’auto riportante il cartellino “Dirigente ASL”: a quanto pare, la legge non è uguale per tutti…  “È assurdo che un operatore sanitario sia costretto a parcheggiare fuori dall’ospedale, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta sulla prontezza e sulla qualità del servizio erogato, quando abitanti della zona, amici di alcuni infermieri, e dirigenti hanno il posto garantito e possono andarsene comodamente a fare la spesa!”. Le accuse, mosse da un operatore sanitario che vuole rimanere anonimo, parlano di una situazione che mette in serio pericolo la salute dei cittadini.  Una situazione che, come al solito nella nostra città, scoperchia una verità fatta di favoritismi e cattiva gestione delle strutture preposte al pubblico benessere. “Parcheggiando l’auto in zone remote –  ha precisato il medico – noi operatori rischiamo di arrivare in ritardo e stanchi sul posto di lavoro”. Un problema grave per un’ospedale, il Di Venere di Carbonara, da sempre al centro di gravi casi di malasanità.  Ultimo di una lunga serie quello documentato dal Tg satirico di canale 5, Striscia la Notizia, i cui inviati, Fabio e Mingo, per quattro giorni di seguito, grazie alla presenza di un “gancio”, hanno filmato un dipendente dell’Ospedale Di Venere che sistematicamente timbrava il cartellino anche per i suoi colleghi. Interpellata dai due inviati, la direttrice amministrativa della struttura ospedaliera, Emilia Anelli, ha detto di essere completamente all’oscuro della vicenda, garantendo allo stesso tempo verifiche ed eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti. Ma la sua disponibilità nei confronti degli inviati non le ha comunque risparmiato “l’omaggio” della trasmissione: non un provolone, questa volta, ma un paracadute completo di occhiali ed elmetto di sicurezza, perché, sottolinea Mingo, come sempre in casi simili, i responsabili delle strutture ospedaliere “cadono dalle nuvole”.  Se le indagini dei carabinieri dovessero confermare eventuali responsabilità a carico della dirigenza, che alcune malelingue dicono sia stata voluta esplicitamente dal Sindaco Michele Emiliano, e di alcuni dipendenti dell’Ospedale Di venere, o, in presenza di un ennesimo caso di malasanità, provocato da un ritardo di un operatore a causa di un parcheggio irreperibile, questa volta difficilmente ci sarà da cavarsela con qualche provolone…

 

Mirko Misceo

 

 

  


Pubblicato il 18 Luglio 2012

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