Cronaca

Ospedale “San Paolo”, al collasso: Ortopedia e Gastroenterologia in tilt, mancano medici e infermieri

 

Sono circa duecento lavoratori dell’Ospedale San Paolo di Bari che da diverso tempo hanno denunciato una serie di anomalie. E adesso, dopo l’ultima assemblea svolta con tutti gli operatori aderenti a parti sociali e sindacati autonomi,  sono emerse un’altra serie di problematiche che causano estremi disagi al regolare andamento operativo della struttura ospedaliera. Si torna a parlare, semmai s’è smesso anche per un solo giorno, di turni massacranti in Ortopedia, ove mancano medici e infermieri (che vengono imboscati e dirottati in altre unità). In Gastroenterologia mancano ausiliari e infermieri, mentre secondo i sindacalisti autonomi dell’Usppi c’è una gestione del personale “allegra” da parte di chi, è stato incaricato da parte del direttore generale per “gestire” l’ospedale san paolo, invece, nulla oggi si è nel caos più totale. Altri problemi che maggiormente preoccupano e generano ansia nei dipendenti, sono rappresentati dai rischi e pericoli per la loro stessa sicurezza, ma anche per quella dei pazienti e dell’immobile. Una questione antica e mai risolta che riviene dalla carenza di servizio di sicurezza armata e di sorveglianza. Tantissimi sono gli episodi che si perpetrano giornalmente a vario titolo nei vari reparti e in particolar modo nel pronto soccorso, i quali generano nel personale timore e stress inficiando uno svolgimento tranquillo della propria mansione – denuncia nuovamente Nicola Brescia, segretario generale dell’Usppi. Ma non basta. Vale la pena evidenziare l’incendio dei cartoni di smaltimento verificatosi nella  zona di stoccaggio sotterranea, che avrebbe potuto creare un disastro gravissimo. Per cui devono, in tempi brevissimi essere ripristinati i servizi di vigilanza in tutti i reparti. Altro disservizio che sta mettendo  a dura prova la buona volontà di tutti gli operatori è causato dalla carenza di organico a vari livelli ausiliariato, infermieristico e medico. Questa condizione insufficiente, rispetto a quanto previsto dalla pianta organica, non consente di far fronte alle mole di lavoro che giornalmente viene rappresentata dal richiamo odierno di utenti che un polo sanitario eccellente come il nostro genera. Diventa impossibile continuare ad appellarsi alla disponibilità e coscienza del personale medico e paramedico per soddisfare carichi operativi per cui sarebbero prevista altre forze lavoro. Bisogna celermente provvedere all’integrazione di unità professionali, partendo dai reparti che operano in emergenza, per poi arrivare ad assegnare a regime tutti gli altri. “Altro disservizio grave da risolvere tempestivamente, riguarda la gestione igienica dei reparti. La ditta appaltatrice del servizio opera con personale ridotto e inoltre non copre il servizio nei giorni festivi, creando estremi di rischi di sicurezza igienico sanitaria per il personale e i pazienti “, tuonano lavoratori e sindacalisti autonomi dopo riunioni e assemblee che servono solo a piangersi addosso, senza che nessuno dei vertici intervenga. A questo punto si rende necessario un urgentissimo provvedimento risolutivo. Ultimo disagio evidenziato, concerne la sospensione della somministrazione di bevande e alimenti con distributori automatici che dura ormai da troppo tempo, creando estremi disagi ai pazienti oltre che per i lavoratori,  i quali sono costretti a dover approvvigionarsi al di fuori, avvalendosi di terzi se disponibili. Parecchie, dunque, le sollecitazioni ai vertici della Azienda Sanitaria Locale di Bari che ha l’obbligo di dare immediate risposte ai lavoratori dell’Ospedale San Paolo. In caso contrario, i lavoratori aderenti all’Usppi incroceranno le braccia sena altri preavvisi, con un sit in di protesta dinanzi alla direzione generale. 

 

Antonio De Luigi

 

 

 


Pubblicato il 31 Agosto 2013

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