Emiliano ripensa alla candidatura alla Regione, dopo le recenti dichiarazioni del governatore Nichi Vendola sul suo immediato futuro politico. Infatti il Primo cittadino di Bari, appena messo al corrente dell’intenzione del governatore pugliese di “essere pronto a nuove esperienze” (politiche), ha immediatamente rilanciato la sua disponibilità a correre per la guida della Puglia. E così il sindaco del capoluogo pugliese in un intervista al Tgr-Puglia è tornato a parlare di una sua possibile candidatura alla poltrona più alta della Regione, affermando: “Se dovessi rendermi conto di essere utile non mi tirerei indietro”. Candidatura a cui, come è noto, Emiliano aveva ambito già per le regionali del 2010, ma che poi fu costretto a rinunciare proprio a seguito della sfida lanciata dallo stesso governatore in carica, Vendola, che lo invitò a partecipare alle primarie. Una sfida che evidentemente allora spaventò Emiliano, che preferì rinunciare alla candidatura anche perché, in caso di vittoria nelle primarie, avrebbe comunque dovuto dimettersi anticipatamente dalla carica di sindaco per essere candidato alla presidenza della Regione, vista l’esistenza in Puglia del vincolo di ineleggibilità per i primi cittadini di realtà, come Bari, con popolazione superiore a centomila abitanti. Il sindaco di Bari, che da novembre del 2009 è pure presidente regionale del Pd, non aveva però mai rinunciato all’idea di poter ambire alla successione di Vendola alla presidenza della Regione anche dopo la rielezione di quest’ultimo nel 2010. Infatti, già nel gennaio del 2012 Emiliano, pur essendo presidente regionale del suo partito, aveva cominciato a mettere su una movimento politico personale, chiamato per l’appunto “Emiliano per la Puglia”, finalizzato a preparare una omonima lista di sostegno alla candidatura alla Regione del Primo cittadino barese, appena si sarebbero riaperti i giochi nel centrosinistra pugliese per la successione a Vendola. Una successione che inizialmente era prevista subito dopo le politiche, dando per scontato che il governatore pugliese Vendola, nonché leader del suo partito, il Sel, avrebbe preferito tornare a Roma e lasciare anticipatamente la guida della Puglia. Così, però, non è stato, in quanto Vendola a seguito delle note vicende politiche nazionali ha deciso poi di restare in Puglia anziché tornare a fare il parlamentare di opposizione. E, visto qualche tempo fa le previsioni di una possibile durata dell’attuale governo Letta, il governatore Vendola aveva addirittura lasciato intendere una sua possibile corsa, nel 2015, anche per eventuale terzo mandato. Ora, invece, il leader di Sel sembrerebbe intenzionato non solo a rinunciare alla candidatura per un terzo mandato alla Regione, ma potrebbe addirittura aver pensato di lasciare anticipatamente la guida della Puglia per favorire un ricambio. Vale a dire che Vendola sarebbe intenzionato a riproporsi per il Parlamento nazionale in caso di elezioni politiche anticipate oppure a candidarsi al Parlamento europeo nella primavera del 2014 e, poi, a preferire il seggio al Parlamento di Strasburgo, in caso di elezione, a quello più alto dell’Aula barese di via Capruzzi. Ad onor di cronaca ricordiamo pure che il sindaco Emiliano nel marzo del 2012 annunciò di rinunciare al progetto del movimento politico personale di sostegno ad una sua futura candidatura regionale. E ciò subito dopo lo scoppio dello scandalo su alcuni appalti comunali a Bari che, pur non vedendolo direttamente coinvolto, lo vide comunque interessato da un dono natalizio a base di frutti di mare, pesce pregiato e champagne. Ora, però, Emiliano sembra che stia per tornare sui propri passi e pensa forse di rimettersi in pista per la Regione. Altro che ritorno a fare il magistrato, come lo stesso Emiliano aveva dichiarato appena qualche settimana fa. Evidentemente il vero “pallino politico” del Primo cittadino barese è sempre quello del “potere per il potere”. Cozze pelose e champagne permettendo.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 31 Agosto 2013
